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Trapianti, un terzo dei nuovi donatori Aido in Piemonte sono della provincia di Cuneo

CUNEO

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CUNEO CRONACA - Grande la soddisfazione in casa Aido per l'ufficializzazione dei risultati espressi lungo un anno di lavoro, il 2021, che nonostante le note problematiche legate all'emergenza sanitaria, ha portato la sezione provinciale Aido di Cuneo a raccogliere la bellezza di 258 nuove adesioni alla donazione di organi, tessuti e cellule. Un risultato che colloca la Granda sullo scalino più alto del podio, il miglior indice di crescita del Piemonte.
 
"Coordinare l'attività associativa non è facile, tanto più in una situazione limitante e di forte disagio che ha inciso fortemente sulle attività pubblica, ma visti i risultati è evidente che le decisioni prese dalla giunta di presidenza e dall'intero Consiglio direttivo unito all'impegno profuso dai dirigenti dei gruppi comunali di Aido diffusi su tutta la nostra provincia hanno reso possibile, per certi versi, un miracolo, nel portare in squadra così tante nuove adesioni, quello stesso miracolo che produce il "dono" ridando una speranza di vita a chi malato è in lista d'attesa per un trapianto" dice il presidente Aido sezione provinciale di Cuneo Gianfranco Vergnano, a cui fa eco il vice presidente vicario Enrico Giraudo.
 
"Il lavoro profuso nel dare cultura ed informazione alla comunità cuneese è stato attento e capace di adeguarsi alle varie situazioni che man mano si sono venute a creare per i noti aspetti pandemici ed essere riusciti ad ottenere, come peraltro già avvenuto sul 2019 e 2020, il risultato migliore sull'area piemontese, premia i tanti sforzi profusi sì in modo volontario ed altruista, ma ritengo capace e professionale mettendo in evidenza quella generosità cuneese che è motivo d'orgoglio per tutti noi". 
 
"I numeri sono dati oggettivi - prosegue Vergnano -. Con la regione Piemonte che esprime 785 nuovi soci/candidati donatori sapere che oltre 1/3 delle nuove risorse provengono dalla Granda sottolinea che le scelte, le azioni, le iniziative, le manifestazioni, gli eventi promossi e proposti son di certo vincenti e la presenza nello scorso anno del direttore del Centro Nazionale Trapianti Massimo Cardillo ha confermato e validato la bontà del nostro agire. Non possiamo però abbassare la guardia e dobbiamo proseguire con tanta determinazione a lavorare per ridurre le liste d'attesa: un obbiettivo che anche sul 2022 sarà assolutamente lo stimolo per un dono portatore di vita".
 

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