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SAVIGLIANO/ Lunedì 24 alle 21 lo spettacolo dei ragazzi del Liceo Arimondi dedicato a De Andrè

SAVIGLIANO

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A grande richiesta, dopo il debutto del 7 di giugno, davanti a professori e 350 ragazzi delle scuole superiori. Replica lo spettacolo realizzato dai ragazzi del Liceo Arimondi dedicato a Faber Fabrizio de Andrè.

I ragazzi hanno passato mesi ad ascoltarne tutta la discografia, leggere libri e vedere servizi e documentari. Ne è venuto fuori Faber fortunae suae, titolo che si ispira alla frase attribuita all'autore romano Appio Claudio Cieco homo faber fortunae suae, l'uomo è l'artefice della propria sorte.

Sono passati 20 anni dalla morte di Fabrizio, ma la sua arte è più viva che mai. La bruciante attualità di quelle parole, di quella poetica e di quelle idee è disarmante.

I ragazzi hanno voluto con questo spettacolo omaggiare la memoria di chi ha saputo rendere giustizia agli ultimi della terra, di chi ha voluto prendere posizione e schierarsi contro ogni forma di potere per dare voce a chi non ne poteva avere.

Con questo lavoro abbiamo voluto raccontare il loro ascolto attivo, la loro sete di dissenso e la loro fame di protesta non mancando di lasciare spazio ad una speranza ed una fiducia nell'uomo che è forza creatrice e che ci ricorda sempre di viaggiare in direzione ostinata e contraria. E' stato un percorso di un'intensità straordinaria, in una stagione in cui Fabrizio verrà raccontato in mille modi, i ragazzi anno affrontato l'uomo e le sue opere totalmente a modo loro, riscrivendo i testi deandreiani, hanno ipotizzato suggestivi incontri fra i personaggi che il poeta De Andrè ha saputo scolpire nella nostra memoria. Così potremo finalmente sentire come la guerra di Piero l'avrebbe cantata quel nemico che aveva il suo stesso identico umore, scoprire che Princesa e il pescatore sono dirimpettai in un carruggio genovese, che la maternità di Maria si trovi costretta a fare i conti con il chiacchiericcio di paese, un padre autoritario e una madre visionaria.

Volta la carta ed ecco che un ottico-spacciatore che attira come un venditore ambulante la sua platea di mendicanti di vista, ma i domani luminosi promessi dalla droga si trasformano in un nero corale di mani che atterrano e atterriscono. Volta la carta e in un Simposio dei nostri giorni tre donne dialogano della loro diversa concezione di amore: chi lo fa per passione, chi ha preteso dall’amante le quattro vene dei suoi polsi, chi nello sguardo di una sera ha intuito un destino.

Il giorno incerto del Supramonte diventa lo sfondo della riconciliazione di due coppie di fronte ai bivi importanti della loro relazione, mentre in fila alla mensa del carcere Geordie, Don Raffaè, il bombarolo e un cucciolo del Maggio narrano la loro storia.

I ragazzi del Liceo Arimondi tornano in scena con un altro straordinario lavoro di ricerca e messa in scena dopo MaFFia in cui hanno raccontato le leggi perverse del sistema potente e violento dei clan, l'indecente e vigliacca complicità dello stato, il virtuoso e indissolubile coraggio di uomini e donne 'comuni' che hanno combattuto in prima linea, la paura la solitudine, la morte, la dignità e l'amore per la libertà personale e sociale.

Lo spettacolo che doveva essere messo in scena una sola volta alla festa di fine anno dell'istituto, è stato replicato 32 volte, 7 delle quali in Sicilia, ospite della fondazione Falcone, del presidente del tribunale di Palermo Leonardo Guarnotta e di alcuni familiari di vittime di mafia; Parti gia? No! Sulla resistenza e il ventennio; Donna è Cavaliera Contro la violenza di genere; Italia...

Su un'unità ancora da farsi; 68 sulla stagione che ha fortemente influenzato il pensiero del mondo occidentale. Un altro straordinario spettacolo totalmente originale. DA NON PERDERE.

Faber Fortunae Suae

Lunedì 24 giugno ore 21,00  al teatro Aurora Savigliano (CN) Via Ghione 10 Regia Giuseppe Porcu

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