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SALUZZO/ "Proiettati verso un nuovo mondo, ma i ricordi del liceo rimarranno sempre"

SALUZZO

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"Dopo anni di intenso lavoro, alla fine il liceo è terminato. Si è trattato di un lungo percorso che, pur con i suoi alti e bassi, ci ha fatti crescere in conoscenze e in maturità. Il tanto atteso e temuto Esame di Stato già è arrivato e già è passato.

Quello che più spaventava era la gran quantità di novità. In realtà i principali cambiamenti sono stati l’assenza della terza prova ed il calcolo del punteggio. Per il resto, nella prima prova bisogna saper scrivere in italiano, sia che venga richiesto un saggio breve o un tema storico oppure altre tipologie molto simili fra loro; nella seconda prova al liceo classico bisogna ancora saper tradurre, anche se la versione è più corta e ci sono domande di commento.

Senza dubbio l’orale era ciò che inquietava maggiormente. Tuttavia, anch’esso si è rivelato abbastanza "canonico": le famigerate buste erano solo un avvio, poi il colloquio si è sviluppato normalmente come una somma di interrogazioni, per cui l’unica differenza rispetto agli anni precedenti sono state la domanda di costituzione e la relazione sui percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (ex- alternanza scuola-lavoro), che ha sostituito la tesina.

Dunque, come ogni anno, c’è chi è soddisfatto del proprio risultato, chi è rimasto piacevolmente sorpreso e chi è un po’ deluso. Ormai, però, siamo proiettati verso un nuovo mondo, completamente diverso, anche se i ricordi del liceo Bodoni rimarranno sempre".

Pietro Isaia, ex III Classico liceo Bodoni - Saluzzo

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