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Saluzzo: in un libro impermeabile e antigrasso le "ricette della nonna" anche in inglese

SALUZZO

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"Una realtà che può parere un po' assopita quella in cui capitiamo. Inavvertitamente, però, qualcosa la scuote da sotto la superficie ogni tanto, in una comunissima giornata lavorativa di novembre magari, come quella in cui il team Mad_in_Italy, formato da tre ragazzi del Politecnico di Torino, i due ex alunni del liceo G. B. Bodoni di Saluzzo (provincia di Cuneo) Alessandro e Giulio Nicola, e Alberto Viotto, ha fatto il passo decisivo per dare una svolta alla propria vita lanciando un progetto su Kickstarter, la più famosa piattaforma di crowdfunding del mondo. Ci sono ex alunni che continuano sulla loro strada e proseguono gli studi, ed ex alunni che fanno un passo in più, che decidono di non aspettare e di provare a lasciare il segno hic et nunc con i loro mezzi e un’intraprendenza, una velocità e una decisione impressionanti.

"Quello che ci ha spinti a creare questo progetto è l’idea di sfidare noi stessi e le nostre capacità condividendo con il mondo le nostre due più grandi passioni: la cucina e il creare. Abbiamo quindi passato l’ultimo anno a progettare e scrivere Read’n’Eat, il primo libro di cucina italiana completamente impermeabile, antigrasso, creato per resistere a qualunque situazione in cucina, anche la più ostile”, dicono i ragazzi. Chi non si ritrova negli anni ad ascoltare gli echi lontani della voce di una nonna che insegna come si fanno gli gnocchi, di una mamma che spiega come si fa la torta di mele, che sgrida per aver dimenticato il lievito o aver pacioccato troppo la pasta dei biscotti? I momenti più sereni, i ricordi più cari. Perché non provare a trasmettere quel tepore a chi non ne ha la stessa esperienza?

Questo è un progetto dall’anima profondamente italiana, che affonda le radici nella nostra terra con il proposito di portare buona cucina e soprattutto buoni valori, tradizioni e abitudini ovunque nel mondo, in piccole pillole, anche per chi non ha giorni interi da dedicare alla cucina. Inoltre le pagine impermeabili e oleofobiche non sono affatto l’unico valore aggiunto: “L’Onu ha appena dato un ultimatum di 12 anni: volevamo che il nostro libro non fosse soltanto utile, ma che avesse anche un bassissimo impatto sull’ambiente e non contribuisse a peggiorare la già critica situazione ambientale in cui in nostro pianeta versa. Abbiamo deciso di stampare su Stonepaper, un particolare tipo di carta formato dall’80% di pietra e dal 20% di Hdpe, un materiale plastico completamente riciclabile, che quindi permette di risparmiare 2270 litri d’acqua, l’85% dell’energia e 18 alberi ogni tonnellata prodotta, rispetto alla normale carta di cellulosa”.

Ebbene sì, chi ha pensato (e messo in atto) tutto ciò ha da poco compiuto 20 anni. Ora possiamo decidere di assecondare, di essere addirittura parte della scossa, o di lasciar ricadere tutto nell’ormai troppo consueto torpore. Basta un piccolo contributo, o una condivisione, il progetto è provvisto di account Instagram e Facebook, ed è cruciale che arrivi lontano, fino a chi potrà fruirne meglio di noi. Spendete una parola con i vostri familiari, i vostri amici, i vostri parenti e conoscenti lontani, sosteneteli: questi ragazzi, questo progetto, sono una gemma rara, una specie a rischio d’estinzione. “Il cibo è arte, e l’arte è alla portata di tutti”, la palla è in mano a voi: decidete se far parte del cambiamento.

Ecco il progetto sulla piattaforma di crowdfunding Kickstarter: https://www.kickstarter.com/projects/414831286/readneat-the-first-kitchen-proof-cookbook/community".

Stefano Piantino, ex allievo del liceo Bodoni di Saluzzo

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