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Presepe artistico "bello da togliere il fiato" nella storica chiesa di Santa Croce a Bra

BRA

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FIORELLA AVALLE NEMOLIS - Spingo la porta d'ingresso della storica chiesa Santa Croce a Bra, in provincia di Cuneo, e mi appare l'incantevole presepe artistico, che si sviluppa a semicerchio nello spazio dell'altare maggiore.

Nel silenzio della chiesa vuota, l'impatto è grandioso: uno scenario immenso toglie il fiato per solennità e bellezza.

Intanto le luci si alternano con il giorno e la notte, e nel blu del notturno col movimento elettrico scendono soavi, gli angeli sulla capanna della Natività, e in cielo appaiono lucenti stelle con la cometa e la luna.

Nel chiarore del giorno risalta la parte più carattetistica: il centro storico, il cuore di Bra, ben dettagliato con gli edifici storici minuziosamente riprodotti: a partire da Santa Maria degli Angeli dei frati cappuccini, segue il palazzo Rosso, poi si sale sull'Ala sopra il corso Garibaldi, ed appare il palazzo detto delle “Aquile”, la casa del Beato Cottolengo, la chiesa della Santissima Trinità, detta dei Battuti Bianchi, il prestigioso palazzo Mathis.

E nella piazza dei Caduti della libertà, c'è la facciata principale del palazzo Mathis, il palazzo Garrone, il palazzo Municipale e al centro la statua del Beato Cottolengo.

Mentre sotto i portici dell'Ala, in corso Garibaldi, ci sono gli artigiani che svolgono antichi mestieri, e scene quotidiane di altri tempi.

Nella piazza sono rappresentate le personalità della città: il sindaco Gianni Fogliato, Carlin Petrini avvolto nella caratteristica mantella, i due personaggi in costume appartenenti alla nobiltà, Robaldo de Braida e Madonna Beatrice di Paucapalea; un corpo dei Vigili del fuoco, gli agenti della Polizia Municipale.

Sono rappresentati anche i gazebo dei volontari della Crocerossa; i gazebo dedicati alla manifestazione di Cheese e altre storiche scene quotidiane della città.

“Ogni anno si smonta e si rimonta tutto pezzo per pezzo” - spiega Lorenzo Goitre, un componente del comitato solidale volontari Amici di S.Croce, il cui presidente è l'avvocato Pier Giorgio Pirra - molti meccanismi vanno sostituti, utilizziamo motorini elettrici recuperati da lavatrici, frullatori, anche i led dei vecchi fanali d'auto, ci industriamo per risparmiare.”

La novità è nella parte centrale, con la Natività circondata da un fiabesco paesaggio collinare, tra luci e musica di sottofondo, ampliato con l'aggiunta di statuine di artigiani mentre svolgono antichi mestieri, scanditi dal rumore dei loro attrezzi.

Man mano il paesaggio cambia e muta in una scenografia prettamente rurale: pecorelle in transumanza, il tagliatore di legna, una cascata col mulino, il ponte, e sul fiume una barca con a bordo il pescatore mentre butta la lenza.

Descrivere a parole un allestimento così spettacolare toglierebbe l'incantesimo.

Ecco un'altra sorpresa: proprio al centro della chiesa appoggiati sui banchi sono in mostra due bellissimi presepi, donati dalla signora Barbero, in memoria di Luca.

“Con le offerte e qualche donazione, ci occupiamo di fare restauri - commenta Goitre - certo la chiesa richiederebbe molte opere, purtroppo mancano i fondi. E' un peccato, perchè i braidesi sono legatissimi a questa chiesa!”

“Chissà, magari - speranzosa accenno - qualcuno colpito da tanta bellezza, e abnegazione di voi volontari, sarà invogliato a venire in soccorso di un edificio storico, così importante.

Signor Goitre, mi elenca i nomi degli altri magnifici volontari, che con lei, ogni anno si adoperano per mantenere la tradizione del presepe artistico?”

“Certo, sono: Simone Garrone, Antonio Martinengo, Giorgio Daniele, Giorgio Esposito, Giuliano Agostini, Piero Garrone, Giovanni Canavero, Giorgio Sattamino, e Claudio Vola.”

Uscendo noto un cartello affisso che dice:“Gli esecutori del presepio ringraziano per la visita, vi augurano Buone Feste e vi invitano a scrivere sul quaderno, un giudizio, un suggerimento, un pensiero sul presepe e una firma. Grazie.”

Orari: da domenica 22 dicembre 2019, a lunedi 6 gennaio 2020, visitabile tutti i giorni dalle 15,00 alle 19,00.

Ora mi congedo, sono in arrivo classi di alunni accompagnati dalle docenti: le visite sono prenotate fuori orario e guidate da un volontario del presepe che ne spiega tutte le particolarità.

Immagino gli ohhhhh dei bimbi, molti dei quali scopriranno quanti mestieri si svolgevano neanche tanto tempo fa. Forse, qualche nonno ne avrà parlato loro.

Non ho esclamato ohhh! Ormai sono grande, ma il cuore è sempre di bimba.

Fiorella Avalle Nemolis

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