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Presepe visitabile in casa privata a Bra parla piemontese con le antiche botteghe di via Pollenzo

BRA

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FIORELLA AVALLE NEMOLIS - A Bra, in provincia di Cuneo, c'è un presepe molto singolare allestito dalla famiglia di Silvio Fissore. E' privato ma aperto al pubblico, ed è così speciale, che ogni anno passano a visitarlo circa seimila persone da tutta l'Europa.

E' nel locale di via Pollenzo, dismesso e di proprietà della famiglia Fissore, che ogni anno si compie il miracolo: il presepe meccanico si rinnova, offre nuovi affascinanti e imprevedibili scenari da scoprire.

E' la fucina stabile, dove Silvio, la moglie Silvana e il figlio Marco, contagiati dal virus presepe, lavorano gran parte dell'anno, smontano e rimontano, prendendo spunto dai viaggi e raccogliendo materiale.

Suppliscono anche con inventiva e capacità manuale, costruendo piccole minuterie per la veridicità della scenografia.

E' un villaggio vivo, che rappresenta con dovizie di particolari la quotidianità di un tempo, con i più significativi scorci di Bra: la Zizzola che, in cima alla collina, sorveglia Bra e poi si scende a valle nel centro storico, tra abitazioni, monumenti, piazze.

E non solo Bra, sono allestite anche Natività ambientate in altri paesi lontani nel mondo: una panoramica ricca per varietà, curiosità e accuratezza nei particolari.

E' una scenografia grandiosa, palpitante, sbalordisce per il minuzioso movimento meccanico, i colori, le luci intermittenti, e anche per il sonoro che riproduce il rumore dei ruscelli e il belare delle pecore e conta più di 400 personaggi, molti costruiti da loro.

“Silvio è una meraviglia tutto questo! Mostrami le novità”

“Quest'anno riporteremo alla luce la storia di via Pollenzo, dove la mia famiglia vive da generazioni”- E mi mostra uno scenario incantevole! - “Questa è la contrada denominata dei “cappelli, perchè adibita solo alla confezione dei cappelli, tra questi artigiani c'era anche la bottega di mia zia Accastello Maria in Fissore che produceva cappelli di ogni genere.

Mi sono documentato su la “Guida di Bra” edita nel 1907 e su altri testi, ogni anno inseriremo bottegai e artigiani, partendo dal 1900 fino al 1960, per ricordare tutti quelli che si sono avvicendati in via Pollenzo.

Li inseriremo poco alla volta ogni anno, ed è gia capitato che alcuni visitatori risalgano alla parentela con alcuni di loro, fornendoci nome e cognome, abitudini e anche curiosità. E' la conferma che siano veramente esistiti.”

Ogni bottega riprodotta ha un'insegna in dialetto piemontese che ne qualifica il mestiere: sautissè, l'maslè, la sartura, la stiroira, l'molita, l' ciabtin, l' magnin, l' parapiuvè, l'minusie, feracaval, l'artaior...

“Torno bambino!”

Silvio scuote il capo e sorride, racconta con gioia e la trasmette. “Mi piace ricordare quei mestieri che non ci sono più. Proprio da questo locale sentivo il tin tin tin ripetitivo sull'incudine per forgiare il ferro del cavallo. Proveniva dalla bottega qui di fronte del maniscalco Niculin. Quanti ricordi!”

“Com'è nato tutto questo?” “Abbiamo iniziato il presepio alla nascita di mio figlio Marco, e con lui cresceva anche il presepio, così tanto, che 13 anni fa per mancanza di spazio decidemmo di adibire il nostro locale del negozio sfitto per continuare a costruirlo e aprirlo al pubblico.”

Insomma, Sivio, cosa vi spinge a fare tutto questo?” “La passione, la gioia di migliorarlo e aggiornarlo ogni anno, e poi, vuoi mettere la soddisfazione di vedere quanta gente viene a visitarlo? Ma soprattutto sentire i bambini che per lo stupore fanno: “Ohhh!”

La modestia di Silvio, così semplice, così generoso, è persino imbarazzante, non cerca notorietà, la sua missione è di adoperarsi per divulgare e mantenere le tradizioni.

Per chi vuole tornare bambino con la magia del Natale il presepe della famiglia Fissore, ogni anno apre l'8 dicembre ed è visitabile fino al 12 gennaio, ogni giorno dalle 15,30 alle 19,00.

Fiorella Avalle Nemolis

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