FIORELLA AVALLE NEMOLIS - "E' nella bella e ampia piazza San Pietro del Comune di Piobesi d'Alba, in provincia di Cuneo, che si svolge il Mercato Eccellenze del Territorio (MET).

E' un caldo sabato pomeriggio di luglio, ma i banchetti sono disposti all'ombra di imponenti quercie.

E' piacevole, al fresco, soffermarsi, osservare la merce esposta e instaurare un rapporto con i produttori, che non lesinano sorrisi e informazioni.

Attraggono i colori e profumi di ortaggi e frutta del territorio, che seguono il ciclo naturale, quindi freschissimi e senza conservanti.

E' un viaggio tra sapori e odori dimenticati da noi frequentatori di supermercati, con merci provenienti da chissà dove e sempre più imprigionate nella plastica per il trasporto.

E, per questa ragione il Met si svolge tutti i sabati pomeriggio dalle 15 alle 19,30, per offrire ai residenti, che per lo più lavorano fuori, la possibilità di fare acquisti anche nel proprio paese: una ragione in più per socializzare.

Il Met di Piobesi d'Alba, oltre ai prodotti ortofrutticoli, offre molte qualità di miele del Roero, carni bianche, formaggi, e persino un banco di pesce fresco.

Tra i banchetti, mi imbatto anche con rappresentanti dell'amministrazione comunale: il vice sindaco Michele Bergadano, e il primo cittadino Mauro Prino, col quale mi soffermo per saperne di più sulla sua ridente cittadina.

“Signor Sindaco, quando è nato il Met, e per quali ragioni?”

“Il mercato è nato appena il 20 giugno di quest'anno.

Piobesi, con 1385 abitanti, è il Comune più piccolo del Piemonte, con una storia molto lunga, anche se non è più visibile dai monumenti, un paese crocevia storicamente importante, raccoglieva le vallate che arrivavano da Alba, e da Vezza d'Alba.

Le difficoltà di questi giorni, causa la pandemia, non ci rendono vittimisti, anzi, propositivi e da questo desiderio del fare, è nata l'idea del mercatino, però, difficile da sostenere per un paese così piccolo con residenti che lavorano fuori.

L'intento è di rivitalizzare il paese, la domanda c'è da parte loro, ma la risposta è difficilie da dare.”

“Qual'è la difficoltà?”

“Riguarda l'indirizzo da dare al mercatino, le bancarelle tradizionali sarebbero un motivo di attrattiva in più per gli abitanti, ma non rispetterebbe il nostro intento di distinguerci con la qualità dei prodotti a chilometro zero. L'intento è di valorizzare il territorio stabilizzando il mercato tipico, con la scelta mirata alla qualità e la garanzia del prodotto, forse non condivisa da tutti.”

“Al momento quante sono le bancarelle?”

Rispettiamo la norma di sei bancherelle, prima dell'autorizzazione regionale, sono in prevalenza di generi alimentari, garantendo l'assoluta qualità. Abbiamo un disciplinare molto rigido: accogliere solo produttori e rivenditori dei propri prodotti, a garantire la qualità, ma anche la continuità con la presenza settimanale.”

“Nel tempo c'è l'intento di offrire altri prodotti?”

“Certo, ci proponiamo di agganciare anche chi produce abbigliamento, oggettistica, o altro, solo a livello artigianale, anche per sostenere le piccole attività locali e valorizzare il territorio.

Insomma, ristabilire quello che storicamente significava il mercato: il contatto umano, l'incontro, la ricerca del produttore.”

Il sindaco Mauro Prino è persona determinata e con l'amministrazione Comunale, si batte per salvare l'autenticità del territorio.

A Piobesi d'Alba, nella bella piazza San Pietro, ogni sabato pomeriggio dalle 15,00 alle 19,30 per le eccellenze del territorio troverete ad accogliervi i seguenti produttori:

L'azienda agricola Bonardo Maria: miele del Roero; azienda agricola Solavaggione Antonio: verdura di stagione; azienda agricola Biulotti di Cossolo Marisa: salumi; azienda agricola Belurin di Gallarato Marco: formaggi di pecora; azienda agricola Fattorie Fiandino: formaggio Grana; azienda agricola Cascina d'Jot di Ternavasio Giuseppe: carni bianche; azienda agricola Grosso Silvana: frutta di stagione e derivati; azienda agricola ItticiStura di Riberi Paolo: trote e lavorati. Buona spesa a tutti!".

Fiorella Avalle Nemolis