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Petizione per salvare gli eventi estivi del Caffè Sociale alla stazione ferroviaria di Mondovì

MONDOVì

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CUNEO CRONACA - Come nel 2020 e nel 2021, la cooperativa sociale Franco Centro guarda all'estate con una ricca proposta di attività estive intorno al Caffè Sociale, situato all’interno della stazione ferroviaria di Mondovì, in provincia di Cuneo. "Durante le ultime settimane - spiegano - abbiamo raccolto tutti i documenti richiesti per presentare al Comune di Mondovì la domanda di autorizzazione allo svolgimento di pubblici eventi e ci siamo apprestati ad inaugurare, ottenuti i permessi necessari, l’inizio ufficiale della stagione degli eventi estivi: piccole performance musicali e teatrali, proiezioni di film, incontri culturali.

In data venerdì 3 giugno, però, è arrivata una mail firmata dal responsabile di Area di Rfi in cui si legge che "dopo aver effettuato ulteriori approfondimenti interni ed aver ricevuto anche il parere dei colleghi di Protezione Aziendale e di Direzione Fabbricati e Viaggiatori, si ritiene che tali tipologia di attività non sia compatibile all’interno di un ambiente ferroviario". Per questo è partita una petizione su Change.org, che ha già raccolto oltre 600 firme, per salvare gli eventi estivi del Caffè Sociale (FIRMA QUI).

Spiegano dal Caffè sociale: "La manleva (o Dichiarazione d’obbligo e manlevatoria) è un breve documento in cui il legale rappresentante della cooperativa Franco Centro - in sommi capi - chiede l’utilizzo di un’area di proprietà di Rfi (Rete Ferroviaria Italiana) per eventi collegati all’attività del Caffé Sociale, assumendosi le responsabilità sul luogo durante un periodo limitato nel tempo (in questo caso, la stagione estiva 2022, da giugno a settembre).

La manleva è un documento fondamentale per richiedere al Comune di Mondovì l’autorizzazione a svolgere piccoli concerti estivi nell’area esterna al Caffè Sociale; senza di essa, la procedura burocratica di autorizzazione non può essere portata a compimento. 

Pur desiderando un rapporto cordiale e collaborativo con Rfi, siamo stati negativamente colpiti dal rifiuto ad acconsentire allo svolgimento di attività estive nell’area prospiciente il Caffè Sociale, alle soglie di una stagione di riaperture che finalmente riporterà un po’ di respiro alle attività di ristorazione dopo due durissimi anni di pandemia. 

Inoltre, ci preme sottolineare che esiste un precedente di manleva accordata negli anni passati (2020 e 2021) in corrispondenza della stagione estiva; la richiesta di manleva è stata inoltrata allegando un piano di sicurezza (invariato rispetto agli anni passati, salvo normative Covid, quest’anno meno stringenti) dettagliato e redatto da un professionista del settore, in cui il livello di rischio degli eventi in programma per l'estate è classificato come "basso";

il numero massimo di persone partecipanti agli eventi serali sarà limitato a 98 persone, distribuite su sedute statiche: numero che si ritiene assai limitato, ben gestibile (come dimostra l’esito positivo e affatto problematico degli eventi proposti negli anni passati) e quindi compatibile con l’area ferroviaria;

l'area destinata a "giardino estivo" del Caffé Sociale, ovvero quella interessata dalla manleva, sarebbe - come si legge nel piano di sicurezza - delimitata da transenne e quindi fisicamente separata dall'area di passaggio di eventuali convogli ferroviari e sorvegliata da 5 addetti alla sicurezza durante lo svolgimento di ogni singolo evento, a cui sono da aggiungersi 2 persone presso il varco di accesso durante la fase di ingresso del pubblico;

in orario serale (dopo le 21) il passaggio di passeggeri in entrata e uscita avviene attraverso un varco lontano e separato rispetto a quello individuato dal Caffé Sociale come via di fuga durante gli eventi;

il Caffè Sociale ha già organizzato con successo numerosi eventi intorno al giardino interno della stazione, senza che mai si siano verificati incidenti per ragioni tecniche, strutturali o umane;

non poter organizzare eventi estivi in stazione Fs significa rendere economicamente impossibile al Caffé Sociale l'apertura serale (anche in giorni in cui non vi siano eventi proposti), che garantisce un presidio ed una presenza positiva di lavoratori/trici e volontari* della cooperativa intorno all'area della stazione;

la coop Franco Centro offre a sue spese i due bagni del locale, in supporto ai servizi igienici della stazione (che non svolgono come sarebbe opportuno un orario di apertura diurna continuativa) oltre che informazioni e supporto ai passeggeri disorientati dagli occasionali disservizi sulla linea;

Rfi ha sottoscritto un contratto di affitto di lunga durata con la cooperativa Franco Centro: è quindi nell'interesse di entrambe le parti coinvolte che il Caffé Sociale, economicamente provato dopo due anni di pandemia ma ancora attivo e propositivo, possa trarre un respiro di sollievo e approfittare della bella stagione per risollevare il proprio bilancio sociale e garantire stabilità al personale salariato e agli innumerevoli soggetti coinvolti nelle attività grazie alla collaborazione con l'associazione Mondoqui, Asl, Cssm ed altre associazioni ed enti del territorio. 

Teniamo infine a sottolineare la convinzione che gli spazi pubblici pertinenti alla stazione Fs possano essere luogo di socialità, scambio, partecipazione civica attiva invece che di abbandono, degrado e disagio e chiediamo a Rfi di collaborare con noi, nell'ambito delle proprie competenze e responsabilità, affinché questa virtuosa trasformazione, attualmente già in atto, possa continuare e fiorire come non mai, arricchendo la città di Mondovì di un'esperienza innovativa e di valore".

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