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Penso che ce la faremo, ma nulla più come prima perché sarebbe un disastro

ALBA

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BRUNO MURIALDO - Penso che ce la faremo, certo, non potrà essere come prima, non potrà essere come prima perché sarebbe un disastro, potrebbe tornare il batterio a rinchiuderci nuovamente; ma potrebbe capitare qualche cosa di più tremendo.

Non ci siamo fermati per caso, ci siamo fermati perché la natura ci ha fermato. Lo ha fatto perché noi umani eravamo al limite, sul bordo di quel famoso precipizio, ci siamo arrivati euforici, malati di egocentrismo, con i bicchieri dell’aperitivo in mano, ci siamo arrivati eleganti, con belle automobili, ci siamo arrivati ubriachi e depressi, ci siamo arrivati senza tempo, scontenti dei nostri valori, ci siamo arrivati onnipotenti e divini.

E’ bastato il precipizio a impaurirci; davanti ad esso sono crollate le nostre certezze, non sono bastati gli incedi in Amazonia e in Australia a farci rabbrividire, né i cambiamenti climatici a fermare le nostre brame, ci voleva il precipizio a risvegliaci, a farci capire che un abbraccio, un sorriso di un nostro figlio, valgono tutto l’oro del mondo.

Non so se questa sarà una lezione: e non so nemmeno se basterà a fermarci, ma di una cosa sono certo, dopo non potrà più essere come prima, le macerie che ci troveremo davanti, sono le nostre, sono le scorie di molti anni di indifferenza, sono i residui delle nostra avarizia, la parte brutta di una società che questa lezione livella, e lo fa: fermando le nostre vite, i nostri affanni e le nostre certezze.

Avvolte la natura gioca brutti scherzi, ma è pronta a riconciliarsi, sta a noi coglierne l’occasione o la possibilità.

Bruno Murialdo

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