Meteo Radio Stereo 5 Euroregion Facebook Twitter Youtube Linkedin

Non si riducano insegnanti e servizi anche nelle scuole di montagna della provincia di Cuneo

MONTAGNA

Foto
Condividi FB

CUNEO CRONACA - La specificità dell'organizzazione scolastica, da settembre nei territori montani, deve essere riconosciuta.

Anche con innovazioni forti, utilizzando ad esempio, con una opportuna organizzazione, per gli studenti delle aree urbane, alcuni spazi nelle aree montane. E, come Uncem ha detto al Ministro Boccia nei giorni scorsi, i numeri e l'organizzazione delle classi deve essere diversa, anche rispetto allo scorso anno scolastico.

Il Presidente Uncem Marco Bussone lo ha scritto alla Ministra Azzolina: "vi sono gravi situazioni - scrive il Presidente - nelle quali Uffici scolastici regionali e Assessorati regionali non stanno proteggendo l'erogazione dei servizi nelle aree montane. In alcuni casi si stanno riducendo insegnanti e classi, in nome di numeri minimi che mai come quest'anno devono essere derogati e rivisti".

Uncem chiede un intervento del Miur per risolvere una serie di criticità e di riduzioni imposte, che finirebbero per non permettere un adeguato distanziamento sociale".

 Uncem evidenzia che nelle scuole dei piccoli Comuni, in particolari quelli con un basso contagio da covid-19, la riorganizzazione dei servizi scolastici in vista dell'apertura a settembre deve avere precise caratteristiche. Che sono diverse da quelle delle aree urbane. Così è anche per il trasporto studenti. Le responsabilità non devono essere interamente lasciate cadere sui Sindaci.

"Chi ha detto che dalle valli gli studenti devono sempre e per forza, per regola, spostarsi verso il basso, verso i centri più grandi dove vi sono le scuole in particolare secondarie? Chi ha detto che l'osmosi territori rurali-aree urbane va sempre a vantaggio delle seconde? Se di patto Città-Montagna vogliamo parlare - evidenzia Marco Bussone - facciamolo efficacemente. La montagna ha spazi, ha aree che, con il giusto investimento, si possono adibire a classi. Ne ha più delle aree urbane.

E con un sistema di trasporti moderno e smart, si può fare una vera riorganizzazione, immediata e con grandi effetti sul futuro. Contrastando abbandono e desertificazione.

Non a caso nelle aree montane sono nati progetti virtuosi come le 'scuole di valle' che sono già una risposta al problema, al distanziamento e alla necessità di avere edifici dove imparare nel benessere, in spazi aperti, in edifici green e smart, ma anche salubri. Ripartiamo da qui. La Ministra Azzolina ci ascolti".

VIDEO