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Nel weekend a Vinadio torna la "Fìero di Sant" con l'esposizione delle pecore sambucane

MONTAGNA

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Sono 164 anni che a Vinadio, in provincia di Cuneo, si celebra la Fìero di Sant, appuntamento rituale per i pastori della Valle Stura che già nell'Ottocento, prima di Ognissanti, radunavano armenti e greggi e trattavano la compravendita dei capi migliori con mercanti giunti da ogni parte. In questo recupero di memorie culturali e materiali, la centenaria fiera è tornata ad accompagnarsi, nel 1986, alla mostra ovina di razza Sambucana che in questo weekend si prepara a vivere la 34esima edizione.

La rassegna, proposta dalle istituzioni locali in collaborazione con l'Arap, vedrà fra sabato 26 (dalle 9 alle 23) e domenica 27 ottobre (dalle 9 alle 20) sfilare in passerella circa duecento capi, fra pecore, agnelli e arieti, proposti da una trentina di allevatori locali. Ai proprietari che espongono gli ovini migliori, giudicati da un'apposita giuria, domenica alle 11 verranno consegnati riconoscimenti e premi, tra cui le ambite "sounaios" con il tradizionale collare in legno. Gli splendidi paesaggi della Valle Stura e i suggestivi spazi del Forte Albertino fanno da sfondo alla manifestazione, in un contesto animato da mostre, musiche e danze occitane e momenti di gastronomia tipica incentrata sulla carne dell'agnello sambucano.

Di particolare interesse per i visitatori gli stand con l'esposizione e la vendita dei prodotti in lana di pecora Sambucana (maglie, coperte, guanti, gilet, giacche e gomitoli) e la preparazione della pasta tipica della valle, i caratteristici "crousét", protetti da un marchio d'origine. Ricorda Roberto Chialva, presidente dell'Arap: “Un tempo la fiera era occasione per commercializzare gli ovini provenienti dagli alpeggi, e creare un valido strumento di stimolo a preservare e migliorare gli allevamenti. Oggi la mostra di Vinadio è diventata un momento utile agli allevatori della razza sambucana per confrontare gli animali e valutare lo stato di selezione e di miglioramento raggiunto”.

Attualmente la razza sambucana è presente in valle con una consistenza numerica di circa 4500 capi distribuiti in una sessantina di allevamenti. L'eccellenza zootecnica della razza è valorizzata dalla filiera corta gestita dal Consorzio l'Escaroun. La buona partecipazione di pubblico alla Fiera favorisce la vendita, nelle macellerie locali, della carne dell'agnellone, il tardoun sambucano. Un interessante anticipo è previsto venerdì sera, con la presentazione delle associazioni fondiarie (strumento per il recupero e la valorizzazione del territorio montano) e la proiezione del film sulla "Route des bergers" che racconta l'antica trasumanza da Arles alla valle Stura. La serata avrà inizio alle 20,30 nel salone parrocchiale di Vinadio.

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