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MONDOVI'/ "Dardanello digitale": lo strumento per rispondere alle esigenze della scuola nonostante il Covid

MONDOVì

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CUNEO CRONACA - Fino a sabato 20 marzo, tutte le scuole del Piemonte, ad eccezione di nidi e micronidi, rimarranno chiuse a causa della ‘terza ondata’ della pandemia.

Troverà nuovamente spazio, quindi, la didattica a distanza, la cosiddetta ‘Dad’: non è casuale che, proprio in queste settimane, siano ripartite le lezioni del progetto ‘Dardanello a scuola‛, l’iniziativa attraverso cui, ormai dal 2015, l’associazione culturale ‘Piero Dardanello’ porta il giornalismo tra i banchi degli istituti per dare l’opportunità agli studenti di conoscere meglio i segreti di un mestiere così affascinante e, al tempo stesso, così essenziale per la società in cui viviamo.

La ‘buona informazione’ è uno dei cardini della società: grazie alle lezioni tenute dai docenti dell’associazione, coordinati dal direttore del progetto, Paolo Cornero, che è anche vicepresidente dell’associazione ‘Piero Dardanello’, i ragazzi hanno modo di approfondire la passione per la scrittura, mettendosi alla prova, o anche solo di imparare ad approcciarsi correttamente all’informazione, alla lettura di un quotidiano o alla fruizione di quelli che sono i mezzi di comunicazione più diffusi.

La scorsa settimana, nello specifico, sono partite le lezioni nel plesso ‘Cordero‛ dell’Istituto Comprensivo ‘Mondovì 2’ con il giornalista professionista Davide Rossi in didattica a distanza. In questi giorni, invece, si inizierà alle Secondarie di Carrù e Farigliano. Dalla prossima settimana, si aggiungeranno al novero il plesso di Dogliani e quello monregalese ‘Anna Frank‛, con sede nel quartiere di Breo. La lista di coloro che hanno scelto di aderire all’offerta formativa è sempre più fitta, e si arricchirà con il passare delle settimane di altre scuole, anche al di fuori del Cuneese.

La grande novità di quest’anno è, poi, lo sviluppo di un’opzione alternativa al corso in presenza, dal nome evocativo, ‘Dardanello digitale’, un programma didattico che prevede corsi e strumenti ‘agili’, con lezioni in videoconferenza e clip istruttive e divertenti, in grado di trasmettere ai ragazzi i contenuti necessari senza annoiare. Insomma, tutto quello che è necessario per affrontare le difficoltà della scuola in tempo di Covid-19, ma anche una soluzione pratica e funzionale alle esigenze di docenti e scuole interessati ad un’offerta più libera e autonoma.

«Non volevamo rischiare di perdere un anno di didattica - spiega Paolo Cornero, direttore del ‘Dardanello a scuola’ e docente del progetto - così ci siamo evoluti per rispondere alle esigenze del periodo e continuare ad offrire agli studenti l’occasione di avvicinarsi al mondo dell’informazione. Ricordare un grande giornalista come Piero Dardanello e valorizzare l’eredità che ci ha lasciato significa anche impegnarsi convintamente nella formazione delle nuove generazioni.

Il giornalismo di qualità va premiato e ‘coltivato’, formando non solo giovani autori, ma anche e soprattutto lettori sempre più consapevoli. Gli studenti stanno rispondendo bene: riscuote interesse, in particolare, la parte dedicata agli strumenti per informarsi sul web e sui social, in cui proponiamo un vero e proprio ‘decalogo dell’esploratore digitale’». Taccuino o tablet poco importa: la bussola resta la ‘buona informazione’.

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