Meteo Radio Stereo 5 Euroregion Facebook Twitter Youtube Linkedin

MONDOVI'/ Amianto, Arasis: "Dopo due anni di pandemia torniamo a fare prevenzione"

MONDOVì

Foto
Condividi FB

CUNEO CRONACA - Riceviamo: "Il 17 giugno 2022, presso la sala conferenze Scimè del Comune di Mondovì, si è svolta l’assemblea 2022 dei soci dell’associazione A.R.A.S.I.S. odv (Associazione Rischio Amianto e Sostanze inquinanti per la Salute di Mondovì e della Val Tanaro). L’assemblea è iniziata con i grandi problemi che stanno toccando la società attuale: la guerra in Ucraina con il carico umano di vite, una situazione drammatica che non ci può lasciare indifferenti. Preoccupa anche e la situazione economica italiana che vede l’inflazione all'8% con una perdita del potere di acquisto dei salari e delle pensioni.

Per il tema specifico dell’amianto, dall’approvazione della legge n° 257 del 1992, la nostra associazione in collaborazione con il Coordinamento Nazionale Amianto, sta chiedendo la Sorveglianza sanitaria per gli ex-esposti all’amianto. Con la delibera 39/CSR del 22 febbraio 2018 è stato definito un protocollo nazionale di sorveglianza sanitaria per gli ex-esposti, con le linee generali, per tutte le Regioni, ma che dovevano essere implementate con attività specifica dalle singole Regioni. A oggi alcune Regioni hanno avviato tale attività, ma sospesa o rallentata causa pandemia Covid.

Nel caso della Regione Piemonte abbiamo verificato che non è ancora stata completata l’attività di identificazione di tutte le persone interessate (esiste una prima lista di dipendenti di aziende, ma non completa). L’attività è quindi ancora da avviare. Questo fatto è molto grave, perché la prevenzione ha sempre permesso di salvare delle vite umane e prevenire patologie più gravi. La nostra associazione ha chiesto ufficialmente l’inserimento di questo argomento nella prossima riunione del Comitato Strategico della Regione Piemonte, riunione che ultimamente si svolge online causa Covid. Non si esclude un eventuale ricorso alla magistratura, in quanto la sorveglianza sanitaria è prevista dai Lea (Livelli Essenziali di Assistenza). 

In passato l’associazione aveva svolto un’attività informativa di uno sportello amianto presso il Comune di Mondovì. Anche questa attività è stata sospesa causa Covid e abbiamo proposto al Comune di fornire una consulenza telefonica ai cittadini che lo richiedono. La prevenzione funziona se tutti la prendono in carico, anche un Comune può avere un ruolo decisivo come ad esempio Casale Monferrato. Importante il ruolo dei medici di medicina generale che devono segnalare agli enti preposti un eventuale sospetto da cui si avvieranno i necessari approfondimenti. Ricordo che una persona deceduta per un mesotelioma pleurico accertato ha diritto a un rimborso spese del fondo per le vittime dell’amianto, anche se non ha mai lavorato.

L’associazione si interessa anche a temi ambientali, che riguardano la salute dei lavoratori e dei cittadini, non necessariamente legati all’amianto. Siamo intervenuti con il Comune di Carrù per sollecitare la rimozione del materiale contenuto nel capannone dell’ex Acsa di Carrù, azienda chiusa da anni nel cui capannone era stoccato materiale semilavorato; rimasto bloccato per un contenzioso giudiziario. La situazione si è risolta, dopo analisi dell’Arpa, il materiale è stato venduto, rimane la struttura vuota in notevole stato di degrado.

Continua la collaborazione con il Csv (Centro Servizi Volontariato) Società Solidale di Cuneo e soprattutto con l’associazione Aica di Savigliano, il cui presidente ha partecipato alla nostra assemblea. Savigliano con la ex Fiat Ferroviaria ha avuto e ha tuttora casi di malattia da amianto. Ci rendiamo conto che con il passare del tempo cala l’attenzione sul tema amianto, ma dobbiamo fare pressione perché tutto il possibile per la salute umana venga messo in atto".

Sebastiano Sampò a nome dell’associazione

VIDEO