ALBA
Secondo fine settimana di spettacoli per Attraverso Festival, con un fitto programma e molteplici percorsi legati alla storia e alle caratteristiche del Piemonte meridionale fra le province di Cuneo, Alessandria e Asti. Un cammino che passa attraverso ventuno paesi e tre province nella cornice di un solo grande festival che si conferma anfitrione di un’esperienza unica tra paesaggio e spettacolo. Saranno protagoniste le ricchezze paesaggistiche e la cultura storica e sociale dei territori che ospitano la rassegna dove ogni appuntamento è stato pensato in armonia con il contesto che lo ospita.
Un paese nel cuore delle Langhe che diventa il palcoscenico per una festa speciale. Una serata in cui tematiche sociali, impegno, musica ed enogastronomia si incontrano, in omaggio all’importante ricorrenza dei 40 anni dalla Legge Basaglia che sancì la fine delle strutture manicomiali e che tutt’oggi, a quarant’anni dalla sua approvazione, pone l’Italia in un posizione d’avanguardia. Sabato 1 settembre a Novello, a partire dalle 15, l'ingresso (gratuito) nel centro storico darà modo di visitare il mercato artigianale, di fruire dello spazio bimbi e di godere di animazione teatrale, spuntini e aperitivi a cura di ristoratori, commercianti e associazioni del paese.
Ore 18.30 A quarant’anni dalla Legge Basaglia incontro con Paolo Crepet
“Ero straordinariamente affascinato dalla sua potenza, dalla sua cultura. Un uomo che poteva buttare giù i muri, che non ho mai sentito pronunciare parole mediocri o banali, che mi ha insegnato a lottare...”. Paolo Crepet ricorda così Franco Basaglia, quello che chiama il suo maestro. Con lui si è incamminato in un percorso professionale dalle mille contaminazioni culturali e umanistiche, in lui ha trovato un uomo pronto a fargli da guida proprio nel momento che lo vedeva concentrato a tracciare la svolta della psichiatria italiana, quella che ha cambiato il concetto di follia fino a generare la chiusura dei manicomi. Paolo Crepet e Franco Basaglia si sono conosciuti a Padova.
Basaglia - veneziano - era collega e amico di suo padre, Massimo Crepet, pioniere della medicina del lavoro e prorettore dell'ateneo padovano. Erano anni in cui l'Italia guardava con diffidenza a Basaglia, tendeva a liquidarlo con l'etichetta di “testa calda”, atteggiamento che non fu di Massimo Crepet, l'accademico che in un periodo di difficoltà gli ha aperto le porte della sua scuola di specializzazione in Medicina del Lavoro per dargli un rifugio. Allora non era scontato che le idee dello psichiatra più discusso e creativo del novecento si sarebbero affermate, che la sua azione di rottura potesse divenire il progetto guida di un nuovo modo condiviso di rapportarsi alla malattia mentale, una legge dello Stato, la “180”. Di tutto ciò e partendo dunque da una fonte di primissima mano si parlerà a Novello, in occasione dei 40 anni della Legge Basaglia, un vero traguardo nel mondo della psichiatria.
Ore 20.30 Giovanni Nuti in Accarezzami musica. Il canzoniere di Alda Merini.
Accompagnato da due musicisti, Giovanni Nuti porta a Novello un omaggio alla poetessa dei Navigli, Alda Merini. Lo spettacolo, che prende il titolo dal primo verso di “Ape Regina”, una delle più note poesie di Alda Merini, raccoglie una scelta fra le più belle canzoni, ricordi, aneddoti, illuminazioni del sodalizio artistico, durato 16 anni, tra Giovanni Nuti e la poetessa. Già apprezzata in gioventù da Pasolini e Quasimodo (esordì giovanissima, a sedici anni, con la raccolta La presenza di Orfeo), dopo anni di oblio conseguenti al suo internamento in manicomio, Alda Merini seppe trasformare il suo drammatico vissuto in versi limpidi e visionari che le valsero numerosi riconoscimenti, tra cui, nel 1993, il Librex-Guggenheim Eugenio Montale per la poesia, nel 1996 il Viareggio, nel 1997 il Procida-Elsa Morante e nel 1999 il premio della Presidenza del Consiglio dei Ministri settore poesia. Nel 1996 e nel 2001 fu candidata, rispettivamente dall’Académie Française e dal Pen club italiano, al Nobel per la letteratura.
Ore 22 gran finale con Willie Peyote
Al secolo Guglielmo Bruno, torinese classe 1985, si è affermato nel corso degli ultimi anni come astro crescente del panorama musicale nazionale e non solo. La sua penna, sottile e acuta, insieme alle scelte musicale versatili e raffinate, ne fanno un artistacapace di raggiungere un pubblico vasto quanto variegato, trascendendo i limiti del genere a cui appartiene. Se il valore dei suoi testi, che potrebbe definirlo più cantautore che rapper, si evince fin dall’ascolto dei primi due dischi “Manuale del giovane nichilista” e “Non è il mio genere, il genere umano”, è con “Educazione Sabauda”, uscito il 27 novembre 2015, che la sua opera raggiunge l’apice e trova conferma in “Sindrome di Tôret”, il nuovo concept album, pubblicato per l’etichetta 451 con distribuzione Artist First e subito schizzato all’ottavo posto della Top 10 della Classifica FIMI/Gfk dei dischi più venduti in Italia. In questo nuovo disco affronta il tema della libertà d’espressione e dei limiti della stessa, in un’epoca in cui la comunicazione è cambiata profondamente a causa della tecnologia. Con riferimenti e citazioni più o meno velate alla musica italiana degli ultimi quarant’anni, oltre al già menzionato Signor G., Willie Peyote delinea un sound e una forma lirica che vanno da Battisti a Bruno Martino, passando dal nuovo cantautorato pop e prendendo spunto dalla narrazione tipica della stand-up comedy e della satira: capovolge il punto di vista collettivo e sviluppa un pensiero critico attraverso la provocazione e l’ironia.
Ore 21.30 Siam come le lucciole, trekking notturno a cura dell’Associazione Culturale Andé.
Partenza da Novello, circuito ad anello e ritorno. Una passeggiata facile tra filari e le colline adatto anche per famiglie (i ragazzi non pagano). Si raccomanda di portare una torcia.
Costo del trekking 7 euro + 12 euro per l’ingresso al paese e agli spettacoli.
Info e prenotazioni Marcello Bertino +39 328 2261388
Al tramonto, avvolti dalla magia dei colori di Libarna e nella magia dell'Auditorium Horszovwki di Monforte d'Alba, domenica 2 settembre alle 18 Neri Marcorè condurrà il pubblico in un viaggio di due appuntamenti tra parole e note, in cui racconta e interpreta le più belle canzoni di due maestri della musica cantautorale italiana: Fabrizio De André e Giorgio Gaber. Un omaggio a due grandi artisti a cui in passato Marcorè ha dedicato due spettacoli teatrali di grande successo prodotti dal Teatro Archivolto di Genova: “Un certo signor G” nel 2008 e “Quello che non ho” nel 2017. Assieme a lui sul palco, tre grandi musicisti Giua, Pietro Guarracino e Vieri Sturlini. Con lo sguardo irresistibilmente sornione e una travolgente simpatia, Neri Marcoré è uno degli entertainer più amati dal pubblico italiano. Durante l’evento degustazione enogastronomica e possibilità di cenare dopo lo spettacolo, a cura della Pro loco del paese.