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L'Europa segue il veterinario dei ricci di Novello: "La nostra storia in un documentario"

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CUNEO CRONACA - Si fermerà fino al 22 giugno la troupe televisiva tedesca incaricata da Artemide tv di riprendere le attività del Centro Recupero Ricci La Ninna di Novello, in provincia di Cuneo, e realizzare una intera puntata di Geo 360 - programma di divulgazione scientifica e naturalistica simile a SuperQuarck, in onda da oltre 20 anni – che verrà trasmessa in Germania, Francia, Svizzera e Nord Europa a ottobre. 

Il pubblico germanofono, francese e nordico, che già apprezzava le Langhe per i grandi vini e il tartufo bianco, ora potrà scoprirne anche il volto sensibile alla tutela degli animali e della natura.

Il veterinario Massimo Vacchetta, che nel 2014 ha fondato il Centro Recupero Ricci La Ninna e ha dedicato la sua vita a salvare questi piccoli animali in via di estinzione, dichiara: «Siamo davvero molto onorati di questa attenzione da parte della rete nazionale tedesca e di un programma di divulgazione scientifica che, in 20 anni di attività, ha acquisito autorevolezza e un pubblico vastissimo, superiore a diverse centinaia di migliaia di persone, oggi ancora di più ampliato grazie alla tecnologia satellitare. Geo 360 ci dedicherà un’intera puntata a ottobre. Il documentario sarà però visibile anche successivamente online. Speriamo che queste riprese attirino qui sempre più turisti del Nord Europa, sensibili alle tematiche ambientali e che possano sensibilizzare sempre di più le persone, affinché tutti proteggano la biodiversità e si prendano cura della natura e degli animali».

Un regista, un cameraman e un fonico da fine maggio vivono a Novello, seguono il veterinario dei ricci in ogni passo, dormono in un alloggio in paese, mangiano nel ristorante della signora Rosina, dove hanno anche effettuato delle riprese. Nel documentario ci sarà spazio anche per visite in vigna e in cantina, attività tipiche, volti di paese, per la manifestazione a cui hanno preso parte gli amici dei ricci a favore del mantenimento di un’area verde a Milano, sentieri e scorci di Langa, immagini di fondovalle e dei recinti di pre-libertà, dove i ricci ormai risanati si riabituano pian piano a cacciare e si preparano a tornare alla vita libera, oltre a riprese notturne per raccontare vita e abitudini dei ricci selvatici.

Nel documentario di Geo 360 finirà anche la scuola primaria di San Rocco di Montà, che nell’anno scolastico appena concluso ha sviluppato un progetto dedicato ai ricci del dottor Vacchetta. Raccontano le maestre Lucia Occhetti e Paola Morone: «La nostra pluriclasse di 14 bambini unisce alunni di terza, quarta e quinta. Abbiamo proposto loro la lettura dei libri Ninna, il piccolo riccio con un grande cuore, che ha appena vinto la XXVII edizione del concorso letterario Scelto da noi, promosso dal Comune di Massa Marittima, e di 25 grammi di felicità, il volume in cui Vacchetta ha raccontato l’inizio della sua missione a favore dei ricci. Tutti i nostri alunni si sono innamorati di Ninna! All’inizio di giugno, i bambini hanno intervistato l’autore su Gmeet. La presenza della troupe straniera e la registrazione delle riprese hanno regalato alla classe un’esperienza indimenticabile. Conserveremo in noi le tante emozioni che hanno attraversato le pagine, la commozione, i sorrisi e le figure dei personaggi che quasi erano diventati familiari. Ci auguriamo che i bambini diventino consapevoli di poter fare la differenza anche con piccoli gesti quotidiani ed essere custodi del pezzo di mondo in cui hanno la fortuna di vivere, rispettando e proteggendo l’ambiente. Non abbiamo ancora adottato un riccio, ma potrebbe essere un modo per sensibilizzare ancora di più gli alunni e magari le loro famiglie sulle tematiche affrontate quest’anno».

Il veterinario Massimo Vacchetta conclude: «Confido che questo documentario solleciti una sempre più estesa attenzione a livello europeo e italiano a favore degli animali selvatici che, come i ricci, sono considerati in via di estinzione. Basterebbero poche attenzioni per preservarne la vita: essere prudenti quando si usano i decespugliatori e quando si viaggia in auto, non bruciare cataste di sterpaglie e legna, creare dei tunnel di passaggio nelle recinzioni dei giardini e sotto le strade, come già avviene in Inghilterra, mettere a loro disposizione ciotole d’acqua. Ogni vita vale e tutti noi, facendo più attenzione, potremmo salvarne tante».

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