Meteo Radio Stereo 5 Euroregion Facebook Twitter Youtube Linkedin

L'arte di essere fragili: animatori al fianco degli studenti nel progetto della diocesi di Fossano

FOSSANO

Foto
Condividi FB

CUNEO CRONACA - È ricominciato il progetto "Laboratorio comunità e cultura", denominato più semplicemente "The Next" (il prossimo), per un soprannome che vale già di per sé come un manifesto. Un progetto di Caritas e Azione Cattolica della Diocesi di Fossano che al centro ha il tema della fragilità. Giovani animatori svolgono nelle scuole superiori attività nelle classi, anzi con le classi, col supporto degli insegnanti di religione (ma non solo). Laboratori "leggeri", in senso calviniano, per cercare la fragilità, fuori, dentro, attorno a noi. Capirla, scoprirla e - perché no - superarla, insieme. Il progetto, a dire il vero, non si è mai fermato: il percorso biennale è iniziato l’anno scorso ed è proseguito anche nel nuovo anno scolastico, ma inevitabilmente ha dovuto cambiare rotta per via della pandemia. Una rotta che ha fatto riflettere tutti sul senso e sulla condizione di essere fragili, per davvero.

Il progetto insiste su alcune quarte del Vallauri, dell’Ancina e sulla classe cosiddetta "Lapis" dei Salesiani, una realtà fatta da giovanissimi in attesa di entrare ai corsi del Cnos-fap che spesso vivono in condizioni di fragilità e di dispersione scolastica. Il nuovo percorso si sta sviluppando con attività, ovviamente, a distanza: "Abbiamo scelto di metterci in gioco in prima persona - dice Ivano, uno fra gli animatori -. Abbiamo creato dei video e degli elaborati creativi che dicessero per noi cosa fosse la fragilità. Non una risposta, ma una domanda aperta nei confronti degli studenti. Ora, abbiamo lanciato il sasso e vorremmo che fossero loro (non solo gli studenti del progetto) a dirci in modo creativo che cos’è la fragilità, pensando anche al periodo che stiamo vivendo. I risultati? Sono visibili sulla nostra pagina Instagram: @caritas_the_next o con l’hashtag #caritasthenext". L’obiettivo degli organizzatori è di far emergerne riflessioni, questioni, bisogni: “Tutto questo vorremmo sottoporlo a uno o più ospiti che inviteremo in diretta su Instagram, fra fine maggio e inizio giugno. Un modo per 'premiare' gli studenti, anche, facendo quattro chiacchiere libere e aperte”.

Ma non finisce qui: come l’anno corso, si vorrebbe realizzare un’Estate ragazzi per i nuclei familiari più fragili e svantaggiati. Uno spazio in cui coinvolgere come animatore gli studenti stessi che fruiscono delle attività con le classi. Buone sinergie, come quella arrivata da Marco Cortese (fra gli animatori del progetto), presidente del Leo Club Fossano e provincia Granda (i giovani Lions): è stata lanciata una raccolta fondi (QUI è possibile donare), per l’acquisto di “scatole arcobaleno” da riempire con tablet e strumentazioni per l’attività a distanza, da un lato, ma anche materiale didattico per far fronte alla fragilità educativa e supportare attività di arte-terapia e animazione durante l’estatate, nel rispetto delle normative. “Voglio ringraziare tutti - dice Nino Mana, responsabile Caritas - per il grande impegno, e per le tante sinergie che stanno nascendo. Anche e soprattutto gli insegnanti e le scuole per la disponibilità”.

VIDEO