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Il Covid-19 esaspera le già troppe difficoltà di abitanti e commercianti della Valle Roja

MONTAGNA

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CUNEO CRONACA - Riceviamo da Astra Cuneo e pubblichiamo: "Il perpetuarsi della pandemia in corso dovuta alla diffusione del virus Covid-19 ha riportato, una volta di più, l’attenzione dei cittadini e delle amministrazioni sull’ormai antica emergenza della mancata risoluzione della situazione del transito delle merci e delle persone all’interno della Valle Roya.

Infatti, come si apprende quotidianamente dalle testate giornalistiche, gli abitanti della valle si trovano in questi giorni a dover fare i conti con la mancata armonizzazione delle limitazioni introdotte unilateralmente da Francia e Italia per la gestione dell’emergenza in corso, le quali mal si conciliano con la peculiarità di un territorio di frontiera.

E così si assiste a respingimenti di cittadini francesi e italiani da parte delle rispettive forze di polizia italiane o transalpine che impediscono lo spostamento delle persone tra i vari confini anche quando detti trasferimenti sono dettati da esigenze di carattere primario come la necessità di rifornire i punti vendita di alimentari.

Quanto sta accadendo in Valle Roya in questo periodo così difficile - ha dichiarato il presidente Pasero – ha origini lontane e più volte già evidenziate, quali la mancata armonizzazione e l’assenza coordinamento tra i soggetti incaricati di gestire le circolazione delle persone e soprattutto delle merci sul territorio da ambo le parti”.

In particolare, i commercianti della valle che lamentano giustamente il disagio del dover affrontare un tragitto di pochi chilometri per andare a Nizza passando via Sospel, stanno provando in prima persona (anche se in percentuale molto ridotta) il disagio che gli autotrasportatori si trovano a dover subire quotidianamente nel fare oltre 100 chilometri in più per raggiungere la Liguria dal cuneese e viceversa.

Infatti, la situazione in corso testimonia una volta di più come tra Piemonte e Liguria in primis, e tra le stesse e la Costa Azzurra, sia vitale lo scambio di merci quotidiano, il quale non può essere ostacolato a causa di una mera assenza di coordinamento tra le varie istituzioni francesi ed italiane.

La situazione in corso impone che tutti prendano coscienza della necessità di sedersi attorno ad un tavolo – continua Pasero – con la volontà comune di alzarsi dallo stesso solo con una soluzione condivisa. Da parte nostra, non chiediamo altro se non la possibilità di un confronto sulle proposte più volte presentate alla luce anche delle nuove che stanno emergendo da altri soggetti, quali ad esempio l’introduzione di un sistema di autorizzazioni per le aziende di trasporto locale e per i transfrontalieri”.

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