BRA
CUNEO CRONACA - A partire dal 16 marzo 2025, la Chiesa di San Gregorio di Cherasco ospita la mostra fotografica In Vino Veritas di Danilo Mauro Malatesta, un progetto che celebra il Barolo attraverso ritratti unici di ventidue protagonisti della sua produzione. Realizzati con la tecnica ottocentesca del Wet Plate Collodion, questi ritratti sono una fusione di arte, tradizione e innovazione.
La mostra, che sarà visitabile fino al 25 maggio, offre anche uno spunto di riflessione sulla storia fotografica di Barolo, affiancando i ritratti di Malatesta a quelli del fotografo postino Lorenzo Foglio, che all'inizio del ‘900 ha immortalato la vita nel borgo. L'inaugurazione è prevista per il 16 marzo alle 11, con ingresso libero. Orari di visita: sabato, domenica e festivi, dalle 9:30 alle 12:30 e dalle 14:30 alle 18:30.
Con il diluvio contemporaneo di immagini digitali che scorrono sugli schermi dei nostri cellulari e tablet, le fotografie sono diventate ormai impalpabili, effimere, troppe. A questa tendenza, che pare inarrestabile, il fotografo e regista Danilo Mauro Malatesta oppone il monito di Orazio “affogare nel vino gli affanni”, e concedersi il proprio tempo, tornando alla consistenza materiale delle immagini.
Il suggerimento, che rimanda al frutto di Bacco, ha condotto l’artista nelle terre del nobile Nebbiolo: vitigno di grandi denominazioni italiane di vini austeri e longevi, che con il tempo acquistano complessità e fascino. Con l’inedito progetto fotografico “In Vino Veritas”, Malatesta immortala, attraverso ritratti unici e irripetibili, ventidue uomini e donne che, con il loro lavoro e la loro passione, sono tra i protagonisti della produzione del vino Barolo nell’omonimo borgo.
Il progetto fotografico, finanziato per la maggior parte dai produttori stessi, ha avuto luogo nel paese di Barolo durante ventidue giornate nell’estate del 2019: ogni cantina, per un giorno, è diventata un set fotografico affascinante e misterioso, un laboratorio d’arte di fine Ottocento dove l’artista ha fotografato i protagonisti con copricapi d’epoca o surreal-punk, oggetti enologici, e non solo.
Nelle intenzioni del fotografo e dell’Associazione Culturale Giulia Falletti di Barolo che ha promosso il progetto, Malatesta ha ripercorso le orme del leggendario fotografo portalettere barolese Lorenzo Foglio, che a inizio ‘900 ha fotografato l’umanità e gli accadimenti del luogo, lasciando un’eredità preziosa e significativa di lastre di vetro.
I ritratti di Malatesta sono stati realizzati con la rarissima tecnica ottocentesca del Wet Plate Collodion (ambrotipia), con la quale il vetro delle lastre 26x36 è preparato con il collodio umido e poi sensibilizzato con ioduri d’argento, per essere così immediatamente lavorato in camera oscura. Se ne ottengono immagini uniche e straordinarie per la ricchezza dei toni e per l’incredibile effetto di tridimensionalità. Quelli di “In Vino Veritas” sono ritratti che si distinguono per la loro originalità e unicità, con un tocco di ironia e un approccio inusuale che rompe gli schemi della tradizionale rappresentazione del panorama enoico.
La collezione dei ritratti sarà protagonista di un’esposizione presso la Chiesa di San Gregorio di Cherasco. Accanto ai ritratti di Malatesta saranno esposte alcune fotografie di Lorenzo Foglio, fotografo-postino di Barolo di inizio ‘900: l’umanità dello stesso luogo, immortalata da due diversi fotografi vissuti a distanza di un secolo, che si servono della stessa tecnica fotografica.
«Sono onorata di ospitare questa mostra a Cherasco, che appartiene anche ai comuni del Barolo – dice Mara Degiorgis consigliera delegata alla cultura -. Da due anni un’altra realtà cheraschese, De Musica Clarascum collabora con l’associazione Giulia Falletti di Barolo per la realizzazione di un piccolo festival di musica classica “Cherasco Classica” tra Cherasco, Barolo e Bra. Continuano così le contaminazioni culturali tra luoghi persone e generi».