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"I sapori e i saperi di Map": a Cherasco la mostra di un precursore capace di inventare

BRA

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FIORELLA AVALLE NEMOLIS - E tu chiamale emozioni se vuoi. Racconto sull'inaugurazione (8 maggio 2022) della mostra di Marzio Avalle "Map", a Cherasco, svoltasi nel delizioso locale centrale, una sorta di bomboniera, che si affaccia sulla prestigiosa piazza del Comune. Seguire con lo sguardo le persone e accoccolarci sulla gioia di vederle attorno a noi e domandarsi come mai siano così tante. E poi, passare da un sorriso all'altro, peccato non averne avuti di più da lanciare a tutti nello stesso istante, come una manciata di coriandoli colorati per fare tanta festa. Ritrovarsi dopo tanto tempo, tra bellezza, cultura arte e amicizia, ognuno di loro è stata una carezza per noi.

E tu chiamale se vuoi emozioni. Vedere Marzio a dipanare i suoi i suoi “sapori”: colori a olio, legno, vetro, metallo, perspex, carta, tessuto, e spiegare i suoi “saperi” e come sia possibile trasformarli in nuove forme d'arte. Non potevamo immaginarci quello stupore negli occhi delle persone presenti, incantate dalla poliedricità delle opere: Marzio è tutto questo! All'ingresso del locale c'è la pista di decollo, una moquette che simula l'asfalto, con le linee bianche delineate e tracce nere di gomme degli aerei prima del decollo.

Così, Marzio ed io invitiamo a scegliere uno dei modellini di aereo costruiti da lui, appesi sul soffitto, per poi salirci a bordo e decollare verso i cieli della fantasia: un viaggio, un giro turistico dall'alto, per osservare meglio tutte le sue creazioni. E sono tante, e sono tutte diverse, per questo tanti “sapori”, i tanti materiali usati, con i suoi tanti “saperi” per trasformarli in nuove forme d'arte.

E l'amico Piero, che con osservazioni acute ripercorre il processo dell'ideazione, della progettazione e in ultimo, considera la capacità manuale di realizzare le opere.

E l'amico Flavio, storico, filosofo, che rivela la versatilità di Marzio nell'approcciarsi a qualsiasi materiale, nonché la ricerca di soluzioni tecniche e sperimentazioni, sempre con l'entusiasmo per nuove invenzioni.

E l'estroso amico Luigi che ne apprezza l'originalità, ma soprattutto la poliedricità, che lo accomuna nella sua professionalità nel mondo musicale e dello spettacolo.

Mentre Feny, affermata artista contemporanea intimista concettuale, nonché curatrice della mostra, osserva quel contenitore di colore blu metallizzato, una sorta di svuota tasche, in apparenza semplice, realizzato con tubi di cartone tagliati e assemblati, con l'inserto centrale di un ritaglio di scheda da computer; e commenta che Marzio già aveva intuito che il riciclo del materiale (il cartone da imballaggio) e il computer sarebbero diventati di uso quotidiano, come il controllo totale del digitale sulla nostra esistenza. Dall'amica Margherita e dal consorte Benedetto, Marzio è definito "homo artifex”. Creatore e costruttore illuminato mediante conoscenza, arte e sapienza manuale, acquisite con incessante sperimentazione.

E persone mai viste né conosciute che si intrattengono tra loro, per sapere l'una dell'altra, un'attrazione fatale di sensazioni, e la voglia di scambiarsele per vivere nuove esperienze, e apprendere nuove conoscenze.

La mostra durerà fino a domenica 29 maggio, e chissà che non si ripeta la magia di quella domenica 8 maggio, giorno dell'inaugurazione. Orari: martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, dalle 16/19 - sabato e domenica 10/12.30 - 16/19. Per info: 329 2010043 - 334 8592617.

Fiorella Avalle Nemolis

(Foto Tino Gerbaldo)

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