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FOSSANO/ All'Ancina la scuola di ecologia: così i giovani immaginano l’ambiente che vorrebbero

FOSSANO

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CUNEO CRONACA - Tra dicembre e gennaio, gli alunni delle classi 1^ B Scientifico e 1^B Scienze Umane del Liceo “Ancina” hanno deciso di usare una parte delle ore di Storia e Geografia per provare ad essere buoni cittadini.

Ma cosa significa “essere buoni cittadini”? Recentemente, i valori della cittadinanza attiva sono diventati il centro di una nuova materia, Cittadinanza e Costituzione, che è entrata a pieno titolo nel percorso di studi degli istituti superiori, con tanto di programmi, lezioni, dibattiti e (ovviamente) voti in pagella. Non è questa la sede per elencare tutti gli ambiti in cui ognuno di noi può esercitare il suo “essere cittadino”; uno di questi è però sicuramente la tutela dell’ambiente. 

Un’attività su questo tema è stata proposta al termine di un percorso didattico di Geografia sui concetti di ambiente, inquinamento e sostenibilità. Durante le lezioni, gli studenti avevano spesso posto una domanda: “Sì, prof, l’inquinamento è un problema… Ma che cosa possiamo fare noi?”. In altre parole, cosa può fare davvero un ragazzo di una città di provincia per cambiare le cose?  Da questa esigenza di trovare soluzioni è nata l’idea di presentare dei progetti concreti, che interessassero il territorio di Fossano e dei comuni vicini.

Innanzitutto, è stato chiesto agli alunni, suddivisi in piccoli gruppi, di guardarsi intorno e di individuare un problema legato all’inquinamento nella loro realtà locale: da questa osservazione sono emerse diverse situazioni critiche, che andavano dall’accumulo di rifiuti plastici sulle sponde del Tanaro, all’inquinamento atmosferico causato dalle macchine in sosta alla stazione, dalla mancata raccolta di sfalci e potature, bruciate nei campi, alla ridotta percentuale di raccolta differenziata in certe aree. 

Le alternative immaginate dai ragazzi sono state molte e variegate: alcuni gruppi hanno proposto delle attività di sensibilizzazione ambientale nella scuola primaria, con l’utilizzo di giochi o flash cards; altri hanno progettato campagne social per organizzare delle giornate di “pulizia dell’ambiente”; altri ancora si sono spinti a immaginare cestini “ludici”, mascherati da cestelli da basket o rallegrati da decorazioni fantasiose, per invogliare i ragazzi a buttare i rifiuti negli appositi contenitori, proponendo anche una collaborazione con altri istituti e con i corsi di formazione professionale; gli amanti della bici, infine, hanno pensato di sensibilizzare i loro compagni sull’utilizzo di questi mezzi di trasporto sostenibili, o hanno segnalato percorsi alternativi per usare le due ruote in sicurezza in ogni parte della città o tra comuni limitrofi.

Le limitazioni imposte dalla crisi sanitaria non hanno reso certo facile tutto il lavoro degli studenti, ma i progetti e le iniziative da loro proposti aspettano solo il momento migliore per diventare realtà! 

Insomma, messi di fronte alla possibilità di essere propositivi e protagonisti, le nostre alunne e i nostri alunni non si sono tirati indietro, e hanno indicato una strada per rendere il nostro mondo migliore, un passo alla volta. Adesso, è compito anche di noi adulti provare a seguirli. 

Prof. Alessandro Bertolino

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