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Essere adolescenti a Cuneo oggi tra disagi esplosi con la pandemia e offerta culturale

CUNEO

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CUNEO CRONACA - Sono stati presentati presso il Rondò dei Talenti di Cuneo, l’indagine esplorativa dal titolo "Essere adolescenti a Cuneo oggi". Campagna di ascolto sul benessere degli adolescenti e dei servizi a loro dedicati e la manifestazione d’interesse del nuovo bando Giardino delle idee che, a partire dagli elementi emersi dall’analisi, Fondazione Crc mette in campo per promuovere il benessere delle giovani generazioni.

La campagna di ascolto, sviluppata da Fondazione Crc in collaborazione con CCW – Cultural Welfare Center, si è posta l’obiettivo di ricostruire, dopo l’impatto della pandemia, un primo quadro di riferimento sui bisogni degli adolescenti e dei loro disagi, che possono frenare lo sviluppo del loro potenziale, sconfinando in malessere. L’indagine svolta ha coinvolto alcuni soggetti del territorio impegnati in diversi ambiti – promozione della salute, educazione e cultura – esplorando parallelamente i servizi e le progettualità attivate.

Le prove empiriche raccolte e la letteratura scientifica crescente evidenziano che la pandemia ha avuto un forte impatto sulla salute mentale di tutta la popolazione. Se da un lato l’universo giovanile ha reagito con grande creatività e resilienza al drastico cambiamento di scenario, il confinamento obbligato e tutte le conseguenze scaturite hanno inciso fortemente sul benessere emotivo e mentale di molti giovani, con un aumento delle espressioni del malessere e delle richieste di aiuto.

Il fenomeno, come richiama l’Organizzazione mondiale della Sanità, richiede politiche e interventi multidisciplinari integrati e contesti sociali favorevoli allo sviluppo, alla partecipazione e al protagonismo giovanile, al contrasto e all’intercettazione precoce dei disagi. La salute dipende da determinanti biologiche, psicologiche e sociali e non è dunque un compito esclusivo della Sanità.

In un recente rapporto, sempre dell’OMS, si riconosce che la partecipazione culturale e le attività artistiche, agendo sul potenziale di immaginazione, di senso e sulla relazione con il mondo, sono una opportunità di apprendimento e di regolazione delle emozioni, rafforzano l’autostima e proteggono la salute mentale. La cultura può dare quindi un rilevante apporto al benessere sociale e individuale, oggi ancora parzialmente espresso.

Dall’indagine emerge che il fenomeno è avvertito anche in provincia di Cuneo nella quale, come in tutto il Paese, si è registrato un forte aumento degli accessi ai servizi sanitari, già saturati dall’emergenza pandemica. La pandemia ha creato una cassa di risonanza, amplificando un trend che si è manifestato nell’ultima decade, portando all’aumento delle diseguaglianze. Il disagio è sempre più precoce, multifattoriale e si manifesta a diversi livelli con ansia, isolamento sociale, disturbi del comportamento alimentare, autolesionismo, difficoltà di apprendimento e relazionali.

Le percezioni degli operatori convergono sulla comune consapevolezza delle problematiche, una presa di coscienza che ha portato alla nascita di tavoli di lavoro sulle politiche giovanili e alla crescita di risposte dei servizi, di competenze e progettualità cross-settoriali e di rete. Dall’analisi, inoltre, si percepisce come il territorio della provincia di Cuneo presenti una ricchezza di sperimentazioni, che sono state estese a livello nazionale o riconosciute come buone pratiche a livello europeo.

Emerge nel contempo la necessità di sviluppare il lavoro intersettoriale, in modo che valorizzi e consolidi le sperimentazioni con risposte sempre più strutturate e di sistema, che vadano oltre il progetto. La visione è quella di ecosistemi con investimenti coordinati di lungo termine, che vedano protagonisti i giovani. La prospettiva è che questi investimenti partano dalla promozione della salute a tutti i livelli della comunità educante, rafforzino le organizzazioni e le competenze degli adulti di riferimento, favoriscano l’intercettazione precoce dei disagi, potenzino la filiera delle risposte di cura in continuità tra ospedale e territorio in modo inclusivo e accogliente.

Il mondo culturale, in linea con le indicazioni OMS, emerge come una risorsa su cui investire per creare connessioni, aggregazione, socializzazione, prerequisiti per le condizioni per il benessere futuro.

A partire dagli elementi di lettura dell’indagine conoscitiva, la Fondazione Crc propone la manifestazione di interesse del bando Giardino delle idee, con l’obiettivo di promuovere il benessere dei giovani tra i 12 e i 18 anni, attraverso azioni integrate di prevenzione e intercettazione precoce del disagio giovanile.

La manifestazione d’interesse si pone come strumento per la creazione di reti di attori provenienti da realtà diverse, con lo scopo di progettare iniziative integrate. Attraverso il bando, che mette a disposizione un budget complessivo di 500 mila euro, saranno selezionate cinque progettualità per l’intero territorio provinciale, che dovranno prevedere un piano di lavoro biennale, fino a giugno 2024. I giovani saranno protagonisti di queste progettualità sia in fase di progettazione sia in fase di attività.

“Il coinvolgimento delle giovani generazioni e la promozione del loro benessere rappresentano una priorità strategica dell’attività della Fondazione Crc e possono diventare punti centrali nella costruzione e nello sviluppo di politiche e strategie comuni che guardano al futuro della nostra comunità” commenta Ezio Raviola, presidente della Fondazione CRC. “Con il bando Giardino delle idee la Fondazione intende contribuire in prima persona alla costruzione di una rete di interlocutori, attivi in maniera trasversale su più ambiti, e creare una base comune sulla quale coltivare il futuro e formare i cittadini di domani”.

“Il benessere e lo sviluppo del potenziale dei giovani sono tra gli obiettivi strategici dell’EU che richiama decisori e operatori ad azioni di sistema, multiattoriali, con un impatto misurabile nel breve e nel lungo periodo. La partecipazione culturale, secondo un corpo crescente di evidenze scientifiche e pratiche riconosciute dall’OMS, è una risorsa ancora poco esplorata su cui investire nella cooperazione multisettoriale, per lo sviluppo delle life skills, le abilità per la vita, emotive, cognitive e relazionali come in alleanza ai percorsi di inclusione e di cura. Il territorio ha alte competenze, professionalità ed esperienze che possono fare il salto di scala nel loro impatto per la qualità sociale”, dichiara Catterina Seia, presidente di CCW-Cultural Welfare Center.

L’indagine “Essere adolescenti a Cuneo” e la manifestazione d’interesse del bando Giardino delle idee sono disponibili sul sito web www.fondazionecrc.it.

 

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