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E' la 25enne Giulia Lintura la Béla Monregaleisa 2025 del Carnevale di Mondovì

MONDOVì

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CUNEO CRONACA - È Giulia Lintura la Béla Monregaleisa 2025. Monregalese, classe 1999, Giulia è stata presentata ufficialmente sabato 1 febbraio presso la Sala del Consiglio comunale di Mondovì, contestualmente al programma ufficiale della manifestazione. “Il Carnevale porta con sé momenti di allegria e leggerezza - hanno evidenziato il sindaco di Mondovì Luca Robaldo e l'assessore alle Manifestazioni Alessandro Terreno – coinvolgendo tutta la città. L’evento non si riduce alle sfilate ma è molto di più: con il carnevale, con il Moro e la sua Corte regalano sorrisi e spensieratezza anche a chi è meno fortunato. Grazie davvero a chi si impegna per realizzare questa manifestazione e a chi la sostiene economicamente”.

“Lo scorso anno per noi era tutto nuovo - ha aggiunto Andrea Tonello, il presidente dell'Associazione Famija Monregaleisa 1949 che organizza l'evento – ma anche quest’anno per la nostra Associazione è un nuovo inizio. Sono sempre necessarie organizzazione, attenzione, dedizione per affrontare le mille difficoltà che presenta il percorso per allestire un carnevale all’altezza della sua tradizione. Non sono ovviamente solo, in questa avventura: ringrazio il direttivo, e tutta la Famija Monregaleisa 1949 che quest’anno si è ingrandita con gli ingressi di Marzia Arena, Federico Bianchini e Isabella Messori. Ringrazio gli sponsor, che anche quest’anno sono numerosi ed appassionati al nostro fianco, così come lo sono stati per la scorsa edizione; ed ovviamente le istituzioni che ci sostengono e ci accompagnano”. Istituzioni che sono state citate e ringraziate dal vice-presidente della Famija Monregaleisa 1949, Pietro Danna.

Il presidente Tonello ha poi illustrato il programma dell’evento “con le sue tradizioni – prima tra tutte la presenza dei maestosi carri allegorici alla sfilata del 9 marzo – e con le sue novità. L’iniziativa dei ‘Piccoli Mori e Piccole Béle’ ci ha reso particolarmente orgogliosi e ha avuto un grande successo, i bambini e i genitori sfilanti saranno davvero numerosi.Poi, la sfilata del 2 marzo avrà un percorso ampliato, che arriverà fino in piazza Ferrero e vedrà una collaborazione con i commercianti; ed ancora, una rinnovata ed ampliata sinergia con le mongolfiere, che sono anche il “tema” del nostro piatto 2025 realizzato dalla Ceramica Besio 1842”.

Molto presente, anche quest’anno, la componente sociale della manifestazione: confermatissimi il GiroMoro nelle scuole e nelle Case di riposo, le feste per i bambini, gli anziani e i Centri diurni. Si rinnova anche la collaborazione con “Un sorriso per Giorgia”, così come raccontato in conferenza stampa da Roby Bella, uno dei Trelilu, protagonisti dello spettacolo di solidarietà.

Nel corso della conferenza stampa di presentazione sono intervenuti inoltre il vice-presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Elena Merlatti (presente con i consiglieri di indirizzo Alessandra Fissolo ed Elvio Chiecchio), e il presidente dell’ATL Cuneese Mauro Bernardi. A seguire, l’entrata trionfale per il Moro, Mario Bosia (che presto diventerà papà), accompagnato dalla sua corte. “Abbiamo come sempre un bel gruppo – ha detto -, ringrazio tutti per la disponibilità, perché questa è quasi una missione, che ci porta in giro per tante realtà. E dovunque andiamo vediamo che siamo apprezzati, regaliamo gioia e sorrisi”. Il Moro ha poi narrato un curioso ed interessante episodio storico relativo alla “discesa” del suo alter ego che svetta sul campanile della chiesa di San Pietro, negli Anni Cinquanta.

Dopo aver ringraziato la Béla Monregaleisa 2024 Francesca Battaglia, luci della ribalta per la nuova Béla Giulia Lintura che si è presentata al pubblico, dando spazio anche ad un intervento di grande profondità, su tematiche decisamente attuali. Il prossimo appuntamento del carnevale monregalese è in programma per il 22 febbraio, con la consegna delle chiavi della città a sua maestà il Moro, alla presenza delle maschere di altri carnevali del Nord ovest d’Italia.

“Sono nata il 14 aprile 1999 a Mondovì – racconta Giulia -, ho frequentato il Liceo delle Scienze umane a Piazza, per poi laurearmi in Farmacia all’Università di Pavia. Ho un po’ seguito le orme di mia mamma, che è responsabile della Farmacia ospedaliera del ‘Regina Montis Regalis’ di Mondovì”. Tra i suoi hobby, la moda – in particolare la parte beauty ed il make-up, il cinema, la musica ed i viaggi. Ama gli animali, soprattutto i gatti. Il rapporto con il carnevale? “Mi piace tantissimo sin da quando ero bambina – prosegue Giulia -, ricordo che partecipavo sempre con piacere, mi sono sempre travestita… anche se inizialmente, lo confesso, da piccola il Moro mi faceva un po’ paura! Poi ho continuato anche da grande, partecipando a gruppi mascherati e carri”.

Come hai accolto l’opportunità di essere la nuova Béla Monregaleisa? “Con grande entusiasmo – racconta Giulia -, mi sono confrontata con mia mamma, è stata lei a convincermi a dire sì!”. Cosa ti aspetti dal carnevale? “Tanto divertimento, spensieratezza, allegria. Noi con il nostro gruppo possiamo dare tanto, soprattutto ai bambini. Ma il carnevale a Mondovì ha anche una forte valenza sociale, che va sottolineata e valorizzata”.

Giulia infatti nel corso della sua presentazione ha lanciato, al proposito, un messaggio denso di significati, attualissimo, che vale la pena rileggere e riascoltare: “La leggenda del Moro che prese con sé la Bela Monregaleisa ci parla di amore, passione e mistero. È una storia che ha un lieto fine, con il Moro che dimostra tutta la sua umanità e voglia di pace. Ma oggi vorrei usare questa storia per accendere una luce su una realtà che troppo spesso viene ignorata. Le donne rapite in contesti di conflitto, vittime di violenza e sfruttamento, vivono una realtà drammatica che non possiamo e non dobbiamo dimenticare. Ogni giorno, in ogni angolo del mondo, ci sono donne che lottano per la loro libertà, per il loro diritto di esistere senza paura, per la possibilità di vivere una vita piena e autentica. In questo Carnevale, mentre ci abbigliamo di colori e sorrisi, facciamo anche un gesto di solidarietà. Ricordiamoci che la bellezza non deve essere solo un ornamento, ma deve tradursi in azione. Impegniamoci a dare voce a chi voce non ha, a sostenere cause che promuovono la dignità e i diritti delle donne. Ogni gesto, ogni parola, può essere un seme di cambiamento. Che questo Carnevale non sia solo un momento di festa, ma anche un'opportunità per riflettere su come possiamo essere parte attiva nella lotta contro ogni forma di violenza e ingiustizia. Celebriamo la vita, la libertà e la bellezza di ogni donna, affinché nessuna di noi debba mai più sentirsi rapita, abbandonata o sola, ma possa, al contrario, volare libera verso i propri sogni”.

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