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Davanti ai cancelli del castello di Racconigi le bande non entrano ma fanno rullare i tamburi

SAVIGLIANO

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"Neanche quando c’erano ancora i Savoia il castello di Racconigi, in provincia di Cuneo, era così "off limits" e soprattutto abbandonato a se stesso. Ci preme spiegare il motivo per il quale domenica scorsa il quinto Raduno bandistico nazionale non si è concluso come nelle precedenti edizioni, con l’ingresso di tutti i partecipanti ed il pubblico nel cortile antistante il castello, con esibizione e foto finale sulla scalinata.

Quest’anno le bande si sono fermate davanti ai cancelli chiusi e abbiamo protestato a nostro modo, facendo rullare i tamburi e suonare le trombe, poi concluso la manifestazione fuori dal piazzale. A dire il vero i musici avevano l’autorizzazione ad entrare, non in sfilata, ma ad uno ad uno passando per la portineria, mentre il pubblico avrebbe dovuto stare fuori oppure pagare il biglietto di ingresso.

Tenendo presente che mai è stato fatto pagare alcun biglietto a memoria d’uomo per entrare solamente sul piazzale (nemmeno a Versailles si paga per accedere solo sul piazzale anteriore) e che lo spettacolo delle bande è uno spettacolo popolare e gratuito (...), abbiamo preferito restare dalla parte della gente e quindi non entrare e protestare davanti ai cancelli chiusi.

Siamo convinti che la manifestazione sia riuscita bene lo stesso, anzi di più perché ci ha permesso un contatto diretto con il pubblico, che ringraziamo per la partecipazione e la comprensione.

Ci preme ringraziare per la buona riuscita di questo raduno il sindaco, che ha fatto di tutto per far sì che si potesse continuare nella tradizione, i dipendenti comunali, in particolare la signora Fossati e il cuoco Gonella, i vigili urbani, i volontari civici che mai come quest’anno ci sono stati vicini, l’associazione "Racconigincentro", i carabinieri e le forze dell’ordine, don Maurilio per la sua ospitalità, tutte le bande partecipanti, i collaboratori e le cuoche che, silenziosamente, lavorano dietro le quinte. Gli sponsor, piccoli e grandi, e soprattutto la Fondazione Crc, la Banca Crs, Confartigianato, Abit, Fattorie Osella e gli organi di stampa che hanno parlato molto e bene di noi.

Noi faremo di tutto perché anche il prossimo anno possa continuare la tradizione del raduno. Castello o non castello, noi ci saremo, se la volontà (e il contributo) del Comune di Racconigi ci sosterrà".

Banda Musicale Città di Racconigi

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