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Dai premiati ai calciatori di Spagna '82 al Galà della Castagna d'Oro di Frabosa Sottana

MONTAGNA

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CUNEO CRONACA - Le medaglie a cinque cerchi e gli obiettivi per il futuro, le cadute, i sogni, il ricordo di campionissimi che non ci sono più. È stato tutto questo, il Galà della Castagna d'Oro di Frabosa Sottana, in provincia di Cuneo, la cui 34esima edizione si è confermata una vetrina di primissimo piano per lo sport italiano, occasione preziosa, al tempo stesso leggera e profonda, per conoscere i campioni azzurri anche nella loro dimensione familiare e privata. 

Si sono alternati sul palcoscenico atleti delle più disparate discipline, dalla sciatrice bergamasca Sofia Goggia, che in compagnia dell'amato cane Belle ha conquistato il pubblico e firmato autografi anche sui caschi da sci, ad Arianna Fontana, che ha confermato al pubblico frabosano di volersi preparare alle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026: si tratterebbe del suo sesto appuntamento a cinque cerchi. Al loro fianco anche il giovane mezzofondista Yeman Crippa, oro nei 10 mila mt agli Europei di Monaco di Baviera, sostenuto dalla claque frabosana, e il cantautore cuneese Matteo Romano, rivelazione del Festival di Sanremo, che si è raccontato con spontaneità al pubblico del Gala Palace. 

Spazio, poi, a due grandi CT, tutti e due "un po' di casa" in terra cuneese. Uno, Gianluca Rulfi, subito soprannominato "Jeanluc" dalla campionissima Goggia, perché qui è nato e ha messo gli sci ai piedi, fino a diventare direttore della nazionale femminile, l'altro, Ferdinando "Fefè" De Giorgi, allenatore della nazionale maschile di volley campione del mondo e mattatore del pomeriggio, perché a Cuneo ha giocato e ha mosso i primi passi da allenatore. Grande calore, infine, per Ezio Raviola, Presidente della Fondazione CRC, premiato per il suo impegno civico e per il sostegno al territorio e per Tiziana Nasi, vicepresidente del Comitato Paralimpico Italiano, una delle persone che più hanno lavorato per la promozione dello sport paralimpico. 

Una bella giornata di sole ha accompagnato la domenica dei campioni, con il pranzo dei campioni curato con la consueta professionalità dai professori e dai ragazzi dell'Istituto Alberghiero "Giolitti-Bellisario" di Mondovì, e sulla piazza lo street food dedicato ai prodotti tipici della zona ha riscosso molto apprezzamento dalla gente a spasso nel cuore del paese. "Credo che quest'edizione del Galà - dichiara con entusiasmo il Sindaco Adriano Bertolino - abbia espresso al massimo il significato del nostro territorio e abbia ben rappresentato ciò che cerchiamo di offrire durante tutto l'anno. Sport, naturalmente, ma anche cultura, tradizioni, prodotti gastronomici d'eccellenza. Un grazie di cuore a tutti coloro che hanno lavorato all'organizzazione di un evento sempre emozionante, che ogni anno cresce e si migliora". 

"Per chi ha seguito o frequentato questa manifestazione fin dai suoi esordi, vedere la clip dell'albo d'oro dei campioni premiati dà i brividi - afferma il Presidente dell'Associazione Mondolè, Paolo Bruno, organizzatore dell'evento -. Eppure, il Galà della Castagna d'Oro continua a sorprendere e a regalare emozioni, frutto della passione e del calibro umano dei campioni che ne calcano il palco. Un grazie particolare deve giungere a Marino Bartoletti, vero regista di quest'edizione, ma anche al telecronista Franco Bragagna, giunto "a sorpresa" a Frabosa, ai giornalisti presenti e a tutti coloro che continuano a collaborare per fare del Galà un appuntamento sempre più imprescindibile per lo sport italiano". 

E a rendere il Galà un appuntamento imprescindibile per lo sport italiano ha collaborato certamente l'appuntamento del sabato sera, quando, davanti ad una platea gremita, i giocatori di Spagna '82 Giancarlo Antognoni, Ivano Bordon, Fulvio Collovati e Francesco "Ciccio" Graziani si sono raccontati a Marino Bartoletti, mettendosi in gioco con serietà ed ironia e regalando al pubblico presente le emozioni di quel mondiale e di una "vita da campioni". Particolarmente toccante, il ricordo di chi, di quella spedizione, non è più qui, dal ct Enzo Bearzot ai compagni Paolo "Pablito" Rossi e Gaetano Scirea. Ma i campioni sanno anche stare allo scherzo e chiudono con il sorriso cimentandosi, tra le acclamazioni del pubblico, in una rivisitazione di "Felicità" di Albano e Romina Power. 

Molto apprezzata anche la presentazione del libro del venerdì, quando Frabosa Sottana ha ospitato la poliedrica artista Valeria Tron, che oltre ad essere scrittrice è artigiana del legno, cantautrice e donna di montagna e che a Frabosa, grazie alla tavola rotonda instaurata tra lettori in anteprima, ha presentato il suo romanzo "L'equilibrio delle lucciole". Tra gli argomenti affrontati, quello delle "lingue di terra": il patois per la Val Germanasca e il kyè per le nostre valli Maudagna, Ellero e Corsaglia, tema ripreso il giorno successivo nell'ambito del capitolo istitutivo della Sorellanza delle Castagnere, cui ha preso parte anche una delegazione della Confraternita dei Castagnari di Collobrières, Comune gemellato con Frabosa Sottana. Tra gli obiettivi della Sorellanza, quello di curare gli eventi legati alla memoria per il Museo Etnografico di Miroglio e l'Ecomuseo della montagna e della sua gente, in attesa di riconoscimento da parte della Regione per entrare nella rete degli ecomusei piemontesi. 

"Un ringraziamento - dichiara la vicesindaca Elisabetta Baracco - va alle Confraternite dei Comuni vicini, da quella della Raschera e del Brus a quella della Castagna bianca, fino al gruppo degli Artusìn. Un grazie, poi, al coro della delegazione francese, che ci ha proposto l'inno della Provenza, composto da Federic Mistral e a quello dei Menhir, che ha intonato i canti tipici delle castagnere, come ricordato da Maria Castagnino nel suo componimento in Kye". Dando il benvenuto alla delegazione di Collobrières, il sindaco ha anche annunciato che, dal 21 al 23 ottobre, una folta delegazione di Frabosa Sottana raggiungerà Collobrières in occasione della festa della castagna del Comune francese. 

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