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Da Gaiola e Argentera a Biella per onorare con una pietra incisa i caduti della Grande Guerra

MONTAGNA

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Insieme al Comune di Argentera, il Comune di Gaiola (in Valle Stura) ha partecipato alla inaugurazione delle pietre a Nuraghe Chervu di Biella.

Circa duecentocinquanta in totale i comuni piemontesi e sardi che hanno risposto all'appello, patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, che chiedeva di recapitare al Comune di Biella una pietra di riuso con incisi il nome della municipalità ed il numero delle relative vittime nella Grande Guerra.

Il materiale lapideo cosi raccolto è stato posato presso il parco cittadino cosidetto del "Nuraghe Chervu", dalla costruzione nuragica ivi presente e dal nome del torrente Cervo, che lambisce la città.

Sotto una fredda pioggerella, la cerimonia, toccante e molto suggestiva è stata arricchita da canti e tradizioni della storica comunità sarda biellese e allietata dalla bravura della fanfara della brigata Sassari.

Il Sindaco Fabrizio Biolé, che ha fatto parte della delegazione: "Voglio innanzitutto ringraziare il Comune di Biella, e in articolare l'Assessora Valeria Varnero e il Presidente dell'Associazione Su Nuraghe, il professor Battista Saiu, per l'accoglienza e la collaborazione.

In secondo luogo chi ha collaborato alla ricerca sui nostri caduti della Prima Guerra Mondiale: Guido Fantino ed Ettore Robbione, senza dimenticare il gruppo Alpini ed il mio consigliere Alberto Menardi, che hanno partecipato alla giornata a Biella.

In ultimo, ma non per importanza, Isabelle Vergè, la scultrice che ha offerto il proprio lavoro per incidere la pietra."

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