PIERO ARESE - Una figura limpida ed eroica, nella determinazione che generò in lui l'entusiasmo proprio degli anni giovanili, fino all'estremo sacrificio della sua persona. Chi era Ildo Vivanti? (Foto di Ildebrando Vivanti dal Resistance Movement Archive Piemonte)

 

Un giovane di 19 anni che a luglio del  '43 assistette al comizio di Duccio Galimberti, quando dal balcone di casa a Cuneo lanciò il suo programma politico, incitando gli italiani alla ribellione, affinchè fossero cacciati tedeschi e fascisti dall'Italia.

 

Ildo Vivanti risiedeva a Cuneo, in via Mazzini 2, suo padre lavorava nella vicina tipografia dell'ICA. Essendo di famiglia ebrea venne cacciato dall'Istituto Tecnico F.A. Bonelli  dove frequentava la sezione di Ragioneria.

 

Elsa Perona futura, eroica staffetta partigiana di Borgo San Dalmazzo e il prof. d'Inglese Antonio Meo, con lezioni private, gli consentirono il conseguimento del diploma di ragioniere, titolo di cui andava particolarmente fiero. Una scolaresca del Bonelli ha fatto di recente una ricerca storica sulla sua figura.

 

Ildo fu tra i componenti di Italia Libera che nell'autunno del '43' al comando di Duccio, dette vita alla prima banda partigiana a Madonna del Colletto. Ildo fu comandante di distaccamento in Valle Gesso. Nella primavera del '44, fu catturato dai tedeschi nel corso di un pesante rastrellamento, dopo una strenua ed eroica resistenza.

 

Portato in caserma a Cuneo, venne fucilato il giorno dopo assieme a quattro compagni, sul greto dello Stura, all'altezza di San Rocco Castagnaretta. Morirono cantando Bella Ciao. Fu insignito della medaglia d'oro al valor militare, alla memoria.

 

In questi giorni che abbiamo più tempo per la riflessione, credetemi: se non ritroveremo quello spirito che animò la parte migliore di un popolo e che si ritrovò unito a combattere contro un regime dittatoriale, ponendo le basi per la ricostruzione e la rinascita di un'Italia in rovina, difficilmente usciremo da questa situazione senza pagare prezzi altissimi.

 

Piero Arese