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CUNEO/ Possibilità di consegna del Green pass al datore di lavoro: come comportarsi

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CUNEO CRONACA - Il "Decreto Green Pass" prevede che il lavoratore che consegna il proprio Green pass al datore di lavoro è esonerato dal controllo sul possesso e sulla validità della certificazione verde Covid-19 per accedere al luogo di lavoro.

Non saranno dunque sottoposti al controllo i lavoratori che consegneranno volontariamente il Green pass, fino al periodo di validità della certificazione verde.

È bene evidenziare che non vi è l’obbligo da parte del lavoratore di consegnare il Green pass al datore di lavoro, si tratta di una mera facoltà. Ci si potrebbe quindi trovare in situazioni "ibride", dove una parte dei lavoratori ha consegnato il Green pass, mentre l’altra parte deve essere sottoposta al controllo perché ha deciso di non consegnare la certificazione.

Nell’attesa che il Garante Privacy si esprima ufficialmente sulla questione, Confartigianato Cuneo suggerisce alle aziende di muoversi con prudenza seguendo i seguenti passaggi.

1) Dichiarazione formale del lavoratore. È preferibile che il lavoratore formuli per iscritto la volontà di consegnare il Green Pass. In tale caso, il datore di lavoro dovrà consegnare al dipendente apposita Informativa privacy in cui dia atto della finalità e modalità di trattamento dei dati. (Clicca QUI per scaricare il modello di dichiarazione e l'Informativa sulla Privacy)

2) Autorizzazione del soggetto delegato alla ricezione dei Green pass. È preferibile che non sia il datore di lavoro a raccogliere i Green pass consegnati dal lavoratore, ma che sia adibito uno specifico addetto. Tale soggetto dovrà essere adibito a tale incarico con specifica autorizzazione ex art.29 GDPR, in cui dovranno essere riportate istruzioni chiare sia nella fase di ricezione sia in quella di conservazione dei Green pass. (Clicca QUI per scaricare l'autorizzazione)

 

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