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CUNEO/ Gioco d'azzardo, bilancio di un fenomeno in calo: incontro con il relatore della Legge

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A tre anni dall’approvazione della legge promossa dal Centrosinistra per prevenire il gioco d’azzardo e in occasione della proposta della Lega per Salvini Premier per cancellarla, l’associazione Monviso in Movimento e la lista Cuneo Solidale e Democratica organizzano una serata per fare un bilancio e approfondire l’argomento. L’incontro, a cui parteciperà il consigliere regionale il relatore della Legge Domenico Rossi, si terrà giovedì 23 gennaio alle 18 nella Sala convegni del Museo Diocesano di Cuneo (contrada Mondovì 15). Modereranno il giornalista Gianpaolo Testa e la psicologa dott.ssa Marta Frigerio.

Il gioco d’azzardo patologico (Gap) rappresenta un vero e proprio dramma socio-sanitario, che colpisce principalmente le fasce più deboli della popolazione. Dal punto di vista sanitario si tratta di una patologia che il Ministero della Salute ha deciso di inserire nei Lea (livelli essenziali di assistenza) a partire dal 2017, facendosi carico delle persone che cadono in una situazione di dipendenza a causa della diffusione incontrollata di tale fenomeno. Da un punto di vista sociale aumentano i casi di crisi familiari scaturite da situazioni di dipendenza da Gap e di forte indebitamento da parte dei soggetti coinvolti.

In questi anni abbiamo assistito a una crescita costante del dato relativo alla quantità di denaro utilizzato dai cittadini per il gioco d’azzardo. Si è passati dal 47 miliardi del 2008 a 105 miliardi raccolti nel 2018. Si tratta di un dato che porta l’Italia in vetta alla classifica delle nazioni in cui si gioca e si perde di più: la quarta al mondo dopo USA, Cina e Giappone. Molto di più che in Gran Bretagna, Australia, Francia e Germania. Di fronte a questa situazione, il Consiglio Regionale del Piemonte, nell’aprile del 2016, ha approvato all’unanimità la Legge Regionale “Norme per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico” (n. 9/2016).

La legge prevede un piano di prevenzione e contrasto al Gap, il divieto di installare apparecchi da gioco vicino ai cosiddetti "luoghi sensibili" (scuole, ospedali, case di cura, impianti sportivi, luoghi di culto) e la possibilità per i sindaci di regolamentare gli orari di apertura. A distanza di tre anni dall’entrata in vigore, uno studio scientifico portato avanti da Ires Piemonte, evidenzia come in Piemonte il gioco d’azzardo sia calato del 9,7% (a fronte di un aumento del 1,6% nel resto d’Italia), le perdite dei cittadini sono diminuite del 17,8% e i due terzi delle somme non giocate nel 2018, non sono state reinvestite in altri giochi. In questo contesto il volume delle giocate online è cresciuto (+45%), ma meno che nel resto d’Italia (+48%).

In questi giorni, però, la Lega ha presentato una proposta di legge in base alla quale decadono gli obblighi di distanza degli apparecchi dai luoghi sensibili per tutti i gestori in possesso della licenza alla data di entrata in vigore della legge del 2016. Per bloccare questa proposta è stata promossa la petizione #Nonstiamoalgioco, si può firmare QUI.

 

 

 

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