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Cuneo, con un linguaggio "dei vecchi tempi" argomenti giuridici sempre utili e interessanti

CUNEO

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PIERCARLO BARALE - Sono i lettori a valutare ciò che scrivo. Leggono gli articoli o passano ad altri. Con il giornale online il giudizio è più severo, perché si legge solo ciò che piace o serve, scodellato semplicemente, senza dovere - nel caso del nostro – subire padroni di testata, che talvolta indirizzano i giornalisti. Avviene talvolta anche nei più prestigiosi. Qualcuno lo fa sfacciatamente, alla berlusconiana, con i giornali di famiglia. Altri, più scaltramente, dopo essersi accaparrate le maggiori testate, entrano in scena solo a tutela di grandi interessi, che spesso sfuggono al lettore. I numerosi giornali d’area appaiono scientemente bugiardi nell’interesse del padrone. Presentano realtà spesso "taroccate" in modo sfacciato, soprattutto se i fatti narrati contrastano con altre testate più equilibrate e quasi obiettive. Naturalmente se si tratta di situazioni interessanti l’editore.

Mi è sempre piaciuto scrivere, divulgare argomenti giuridici, commentare norme appena pubblicate, portare a conoscenza dei lettori fatti di rilevante interesse generale, soprattutto nell’ambito civilistico ed amministrativo. Così ho fatto su un noto settimanale cittadino, per moltissimi anni. Dai direttori che si sono susseguiti, dal fondatore in poi, e dal rappresentante dell’editore, la mia collaborazione è sempre stata apprezzata. Un articolo ogni settimana, spesso intere pagine a tema.

Con l’ultima direzione ho tardato a capire che la collaborazione non era più gradita. Un articoletto breve breve ogni tanto, pubblicato nelle ultime pagine, da me ingenuamente sollecitato poiché non mi ero reso conto che avrei dovuto salutare ed andarmene subito. Forse pensavo di essere importante per la testata, che in quel lungo periodo vendeva sempre di più. Invece, come qualche allenatore di calcio, il nuovo direttore aveva una sua squadra - penso approvata dall’editore - ed io non vi rientravo.

Devo ringraziare il direttore della nostra testata, il dott. Giuseppe Grosso, per avermi aiutato nel digerire quanto accaduto ed avermi convinto a scrivere nuovamente. Dopo qualche anno di collaborazione con il settimanale cittadino da lui diretto, siamo arrivati entrambi all’interessante esperienza attuale, che mi ha dato e mi dà piena soddisfazione. Ringrazio Giuseppe e l’editore. Posso scrivere quanto e quando desidero, toccando argomenti che ritengo interessanti, attuali e formativi secondo valori costituzionali e civili.

Con i miei 83 anni appena compiuti me la cavo bene; con il fisico e la mente. Spero che gli articoli trovino il gradimento dei lettori e vengano condivise le considerazioni espresse in base alla mia formazione civile e giuridica e all’esperienza professionale vissuta. In tempi di linguaggio italiano molto televisivo, uso la forma grammaticale e sintattica dei vecchi tempi. Auguri per il 2022. 

Piercarlo Barale

Cuneocronaca

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