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CUNEO/ Alla Summer School del Cespec si parla di confessori e martiri

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CUNEO CRONACA - Entra nel vivo a Cuneo la XIII edizione della Summer School del Cespec (Centro Studi sul Pensiero Contemporaneo) dal titolo “Destini spirituali. Miti, religioni, pratiche dell’uomo contemporaneo”.

Il programma di oggi – giovedì 17 settembre – prevede un duplice appuntamento. A partire dalle ore 9, presso lo Spazio Incontri Fondazione CRC (via Roma, 15), si terrà la terza sessione seminariale dal titolo “Confessori. Dire e custodire la verità nell’era della post-verità”. Dialogheranno di fronte al pubblico Pier Cesare Rivoltella (Università Cattolica di Milano) e Ilaria Biano (Istituto Italiano per gli Studi Storici).

Nel pomeriggio invece, dalle ore 14, sempre presso lo Spazio Incontri Fondazione CRC, è in programma la quarta sessione intitolata “Martiri. Vivere e morire per la fede”. A discuterne saranno Fabio Dei (Università di Pisa) e Beatrice Zerbato (Fondazione Arti Visive Modena). Tutti gli appuntamenti sono gratuiti (fino ad esaurimento posti) previa registrazione all’indirizzo mail centrostudi.cespec@gmail.com o telefonando al numero 338/4719823. Alle attività in presenza farà seguito un ricco calendario di iniziative online, per le quali si invita a visitare il sito www.cespec.it e la pagina facebook del Cespec.

L’appuntamento mattutino, a partire dalle relazioni di Pier Cesare Rivoltella (“Essere maestri nella rete. Verità, violenza e pace nella società informazionale”) e Ilaria Biano (“Prospettive e rappresentazioni del destino del credere tra spiritualità postumana, techno-salvation e consumismo nella serialità contemporanea”) metterà a tema il rapporto tra soggettività contemporanea, fiducia e verità, mostrando i complessi percorsi del­la sincerità ma anche l’estensione delle pratiche confessionali ben al di là della cura d’anime tradizionale, secondo un paradigma che trasfor­ma internet in uno strumento di controllo e di conoscenza difficile da controllare e conoscere a sua volta.

Mentre diventa sempre più difficile riconoscere il vero dal falso, e anzi si registra la perdita d’interesse pub­blico per la categoria di “verità”, appare sempre più facile registrare, archiviare e usare i segreti più intimi della vita dei singoli, puntualmente condivisi sul web in modo più o meno consapevole. La “società del­la trasparenza” impone una retorica di assoluta sincerità, ma al tempo stesso si mostra come una società del sospetto continuo, in cui la no­zione di fiducia ha un ruolo sempre meno incisivo.

La quarta sessione seminariale ha invece un tema più specificamente antropolo­gico, interrogandosi in particolare sul tema del martirio e della violenza rituale. Il fenomeno del martirio è oggi legato in particolar modo alle forme di estremismo religioso, spes­so violente, ma anche alle vittime di violenza discriminatoria in tutto il mondo. Il tema della violenza reli­giosa si profila così come un accesso alla riflessione sul rapporto tra indivi­duale e collettivo, sull’alterità e sulle diverse modalità della relazione. Introdurranno la sessione le relazioni di Fabio Dei (“Il «terrorista suicida» come figura dell’alterità”) e Beatrice Zerbato (“Riti e tecnologia. Due discipline collettive”).

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