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Così Piero Arese ricorda il 78enne Mario Tible (morto d'infarto) e gli anni gloriosi dell'Atletica Cuneo

CUNEO

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CUNEO CRONACA - Lutto nel mondo dell’arte e dello sport cuneese. E' morto per infarto giovedì 16 luglio Mario Tible durante un’escursione con amici sulle montagne della Valle d’Aosta. 

Tible, noto podista (detentore di molti record e numerosi titoli a livello mondiale e nazionale su tutte le distanze dal mezzofondo alla maratona) era anche un grafico di grande bravura (da alcuni anni in pensione).

Fu anche presidente provinciale della Fidal (Federazione italiana di atletica leggera) e della società Atletica Cuneo.

Mario Tible, classe 1942, nato a Fossano, nel 1974 fu insignito dall’allora presidente della Repubblica, Giovanni Leone, con il riconoscimento «Guglielmo Marconi».

Tante le sue passioni dallo sport alla fotografia, dalla scrittura ai viaggi e, in particolare nella sua amata Africa, visitata numerose volte in bici e a piedi. Un’amore nato anche grazie alle imprese sportive sul continente e all’amicizia con il pittore cuneese Edoardo Di Muro che vive a Dakar.

Proprio a Dakar, nel 1985, partecipò alla Maratona mentre resta negli annali la sua scalata, nel 1983 del Kilimangiaro.

L’amore per l’Africa lo porta a cercare un continuo contatto con le popolazioni tribali con i quali instaura, grazie alla sua grande sensibilità e umanità, una rapporto di fiducia reciproca. Questo gli ha permesso di immortalare in splendidi scatti la vita privata e pubblica, emozioni e sguardi della gente locale.

Queste fotografie sono poi state raccolte e pubblicatene nel 2003 nel libro «Occhi neri, la via del sogno”. Tante le mostre in Granda  in cui furono esposte le sue opere.

Così Piero Arese di Cuneo ricorda l'amico fraterno: "Apprendo con grande dolore l’improvvisa scomparsa di Mario Tible. Con Mario, con mio fratello Franco e “Paulin” Iraldo che purtroppo è già mancato, abbiamo vissuto gli anni gloriosi dell’Atletica Cuneo, sotto la guida di Carlo Olivero, un uomo che sapeva trasmetterci entusiasmo e passione. La corsa di Mario era leggera, il suo passo sfiorava appena il terreno, l’espressione del volto immutabile sul quale non ho mai visto scorrere una goccia di sudore. 

Lo sport per Mario non ha mai avuto una dimensione prevalentemente agonistica. La corsa fu un mezzo per conoscere il mondo , per sviluppare un rapporto con la natura e con i popoli che ebbe modo di incontrare nel corso dei suoi numerosi viaggi. Era un uomo curioso. Un fotografo eccellente. Numerosi sono i libri, le mostre che testimoniano questa sua ansia di conoscenza.

Un mite che rivelava una grande coerenza nelle sue scelte. Oggi la montagna, sua altra grande passione, ha fermato il suo cuore. Resta in noi un grande vuoto e la sensazione che da oggi il mondo è più povero. Un pensiero infine di partecipazione al dolore dei suoi familiari". 

La salma è stata trasferita alla camera mortuaria di Aosta, in attesa dei funerali che saranno celebrati sabato 18 luglio, alle 14,30, nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Bosco a  Cuneo. Mario Tible lascia la moglie Marita, i figli Luca, Andrea e Marco, la sorella Rita e il fratello Attilio. 

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