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CEVA/ Pari opportunità: le lezioni del CfpCemon contro stereotipi e discriminazione

MONDOVì

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SERGIO RIZZO - Di cosa parliamo quando parliamo di pari opportunità? Di un diritto fondamentale di cui Stati Membri dell’Ue e l’Onu e la nostra bella Costituzione si fanno garanti da sempre. Di uno dei principi “orizzontali” che il Fse ha sostenuto con interventi su tutti i fronti mirati a combattere le discriminazioni in sei aree di discriminazione: nazionalità e origine etnica, età, disabilità, religione e qualsiasi convinzione personale, orientamento sessuale e identità di genere.

Le sei aree sono tutelate e riconosciute dalla Legge n. 5 del 23 marzo 2016 della Regione Piemonte: “Norme di attuazione del divieto ogni forma discriminazione e della parità trattamento nelle materie di competenza regionale.”

Di una materia che ha fatto la sua comparsa nei nostri corsi di formazione circa 20 anni or sono, per rispondere alla legislazione comunitaria e da allora non li ha più abbandonati. Ma parliamo anche soprattutto di tanti piccoli pensieri quotidiani, di cui spesso non siamo nemmeno consapevoli e che creano ostacoli: astratti per chi non ha mai incontrato lo spigolo della discriminazione e reali quanto il dolore del mignolo che ci sbatte contro, per tutti gli altri.

Il CfpCemon ha tre referenti di parità e due operatrici certificate antidiscriminazione e, si è tenuto un corso in convenzione con la provincia di Cuneo per formare questi ultimi che siamo partner del progetto europeo Erasmus più Together che coinvolge cinque nazioni europee. Non è una partita femmine contro maschi. Sovente questo concetto è ancora legato a una concorrenza tra uomo e donna ma anche questa è una discriminazione. Infatti, l’obiettivo è l’uguaglianza tra individui il genere è solo uno degli aspetti in cui agiscono discriminazione e stereotipi.

L’emergenza Covid, all’inizio ha dato un’illusione di equità, sottraendo a tutti le stesse libertà. Presto però la Fad si è rivelata nemica delle pari opportunità. Device più o meno performanti, mancanza di una connessione stabile o di un supporto adeguato per i bisogni speciali sono solo alcuni dei problemi reali a cui si è cercato di far fronte. Allo stesso tempo è stato proseguito con le lezioni di pari opportunità nell’asse storico – sociale. Gli studenti del diploma professionale Tecnico dell’Acconciatura e quelli del Tecnico specializzato in Marketing – Comunicazione e Social Media hanno collaborato a un progetto sugli stereotipi nelle pubblicità.

I primi hanno scandagliato il web alla ricerca di grafiche pubblicitarie che ritenevano discriminanti e il Cfpdigital Team ha studiato i progetti, riformulato i concept e innovato la comunicazione rendendola corrispondente alle richieste del cliente: l’unità formativa pari opportunità. Portare entrambi gruppi a riflettere sulle discriminazioni fondate su genere, razza o etnia, religione o convinzioni personali è stato l’obiettivo. Educare al rispetto e accrescere la consapevolezza per formare persone responsabili.

L’attività didattica ha preso in considerazione dieci campagne di marketing firmate da altrettanti Brand famosi.  In molti casi è stato sufficiente rendere più armonico il linguaggio. Immaginate una birra bionda italiana che si slega da un’immagine femminile e diventa un invito alla convivialità. Il distributore di una connessione Adsl che riporta l’attenzione al prodotto e l’headline di un manifesto che pubblicizza montature per occhiali che abbandona uno stereotipo.

Con tanta golosità, un bambino e un ragazzo vengono in aiuto alla parità di genere nella pubblicità un noto panino farcito e rubano la scena ad alcune giovani donne intente gustare lo stesso panino con una certa ambiguità. Corpi nudi vengono vestiti o diventano statue classiche senza rinunciare alla femminilità e una playmate testimonial di un whisky, cambia look e diventa una barista, spostando l’attenzione dal suo corpo alla sua professionalità. Tutto questo senza stravolgerne i concepts iniziali.

Un concept per crescere. L’uguaglianza è un traguardo che si delinea attraverso il principio di non discriminazione e tra tutti i bei lavori svolti in questo progetto vi riportiamo l’elaborazione di una grafica che ci coinvolge molto da vicino. I ragazzi del Tecnico specializzato in marketing – Comunicazione e social media hanno mescolato il lavoro iniziale ideando un concept che ha molto a che fare con il lavoro quotidiano ed è un po’ l’augurio finale di questo lavoro a tante mani.

Sergio Rizzo

(Nella foto: pari opportunità)

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