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CEVA/ Cfpcemon, Avis e Aido ancora una volta insieme per promuovere la cultura del "dono" tra i giovani

MONDOVì

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SERGIO RIZZO - Il 14 giugno è la Giornata Mondiale del Donatore di Sangue. La ricorrenza istituita nel 2004 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità in concomitanza con l’anniversario della nascita di Karl Landsteiner, scopritore dei gruppi sanguigni e coscopritore del fattore Rhesus.

Come ogni anno formativo, anche in quello appena concluso, la sede di Ceva del Cfp, ha ospitato un incontro tra gli studenti neo o quasi maggiorenni e i referenti cebani di Avis e Aido.

Le due associazioni, legate da amicizia e collaborazione all’ente cebano del Cfp, sono mosse dalla stessa motivazione ossia  promuovere la donazione degli organi e del sangue, quest’ultimo fondamentale in grande quantità durante i trapianti.

Promuovere la cultura del “dono” è una delle skill trasversali che il Centro di Formazione professionale cura con diverse attività durante tutto l’anno formativo.

Le associazioni durante le giornate che trascorrono con gli allievi, danno voce a una importante necessità: allargare il parco donatori dato l’elevato numero di pazienti in attesa di un trapianto.

“Quest’anno e in occasione della giornata mondiale del donatore,– spiega il direttore del Cfp Mario Barello,– abbiamo pensato di lasciare la parola a due grandi donatori: Mario Barra e Massimo Sasso presidenti cebani delle Associazioni Avis  e Aido che così si sono rispettivamente espressi”:  “Per le nostre associazioni quella offerta dal Cfpcemon di Ceva è una occasione importantissima, – ha spiegato Mario Barra,–  che ci permette di avere a disposizione per un paio d’ore una platea di decine di giovani, ai quali trasmettere, come meglio possiamo, le informazioni e soprattutto le motivazioni che possono spingere una persona a donare il proprio sangue o i propri organi al prossimo.

In questi incontri, con entusiasmo ma anche con un po’ di apprensione, ci sforziamo quindi di trovare le parole più efficaci per coinvolgere un pubblico che assolutamente bisogna non deludere, perché è vero che avremo altre opportunità come questa, ma con altri studenti, mentre i giovani che oggi abbiamo davanti probabilmente non li vedremo mai più.

Non è facile in poche decine di minuti cercare di trasmettere sia le nozioni di base di un argomento complesso e delicato come la donazione del sangue e degli organi, e parlare anche degli aspetti etici e morali, senza dimenticare quelli normativi e legali. Sicuramente ogni volta finiamo per dimenticare qualcosa, forse qualcosa di importante, magari non avremo dato abbastanza enfasi ad alcuni aspetti fondamentali, o non saremo stati abbastanza convincenti. Speriamo di aver almeno indicato una via, una giusta direzione”. 

“L’attenzione del Cfpcemon verso Aido e Avis è sempre stata più che speciale –è stato il commento del presidente Sasso,  gli inviti a collaborare, lo stimolo per iniziative insieme: ad esempio l’annuale borsa di studio offerta da Aido per la miglior studentessa del corso da estetista, la disponibilità del personale docente e dei responsabili, si riflette anche sugli studenti, che partecipano attivamente agli incontri, si interessano e pongono domande puntuali e concrete. È estremamente positivo che una scuola superiore improntata allo sviluppo delle professionalità dedichi spazio alla preparazione dal punto di vista etico ed allo sviluppo del senso civile dei propri alunni: domani non avremo solo tecnici e professionisti preparati, a anche cittadini consapevoli e attenti alle necessità degli altri.

Quanti di questi ragazzi diverranno donatori di organi o di sangue? Molti, possiamo sperare, ma non lo sapremo mai. Se tra qualche anno il numero dei giovani donatori iscritti alle nostre sezioni aumenterà, vorrà dire che il lavoro fatto insieme da scuola e associazioni è servito a qualcosa. Personalmente ne siamo convinti”.

“Ognuno di noi, – ha aggiunto il Direttore Barello,–  può salvare la vita di qualcuno avvicinandosi a queste Associazioni mosse da altruismo ed empatia. Per stimolare l’attenzione verso questo argomento la collaborazione non si limita ad una giornata. Molti del nostro team sono donatori da anni. La donazione è sempre volontaria, gratuita e anonima e può fare molto.  Noi ci crediamo. Da sempre.”

 Sergio Rizzo

(Nella foto: l’incontro al Cfp cebano con i presidenti Avis e Aido)

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