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CEVA/ Bella la festa di San Carlo all'insegna della storia e della tradizione nella chiesetta del 1610

MONDOVì

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SERGIO RIZZO - Si è svolta a Ceva (Cn) la tradizionale festa di San Carlo con la numerosa partecipazione di cittadini cebani.

“La piccola chiesa di San Carlo ­– ha spiegato Ezio Calvo referente e portavoce degli amici di San Carlo, è situata nel borgo chiamato anticamente Valgelata, ora via Derossi. Venne costruita molto probabilmente dopo la santificazione di Carlo Borromeo avvenuta nel 1610 e fu edificata in breve tempo.

Dagli archivi storici emergono notizie di calendari relativi alle celebrazioni di S. Messe già nel 1618. All’interno le superfici murarie sono ornate da numerosi e interessanti affreschi.

Nel 1631/32  vi lavorano i pittori Giovanni Arrigone e nell’800 “Cilin” Odello e Lorenzo e Mario Occelli (note a cura di Daisy Ripani nel suo libro dedicato).

Il programma della manifestazione è iniziato poco prima dell’officio della Santa Messa delle ore 15 celebrata da don Giancarlo, dove  ho colto l’occasione, per spiegare brevemente la presenza e la storia della statua della “Madonna della Medaglia Miracolosa” che le suore Vincenziane hanno inteso donare alla chiesa lo scorso  31 maggio 2019  poco prima del loro definitivo trasferimento da Ceva verso altre sedi.”

Al termine della funzione religiosa è stato consegnato un piccolo riconoscimento alla signora Maria Grazia Grosso per ringraziarla del suo costante impegno nel mantenere sempre pulite e ordinate le vie di accesso alla piazza Piantabella.

La festa si è conclusa con un arrivederci al prossimo anno e con la gradita sorpresa della distribuzione di thè caldo e delle tradizionali caldarroste a tutti gli intervenuti, gentilmente offerti  da Luciana ed Ezio Calvo che da vari anni si dedicano a mantenere viva la tradizione della “Festa di San Carlo a Ceva”.

 Sergio Rizzo

(Nella foto: alcuni dei presenti alla festa di San Carlo a Ceva)

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