Si è celebrata a Cervere la giornata del ringraziamento. All'insegna della tutela della biodiversità contro la diseguaglianza, la 68° giornata del ringraziamento intende porre l'attenzione sulla circostanza che nel 20° secolo, nell'indifferenza generale, si è perso il 75% delle specie vegetali ed animali che caratterizzano la natura così come l'abbiamo conosciuta finora, ma anche la perdita di identità culturali a partire dalle singole comunità locali fino a quelle nazionali.

E' questo il tema ripreso da Don Beppe Uberto, Parroco di Cervere e Grinzano nelle omelie pronunciate nelle rispettive parrocchie.

La perdita delle biodiversità a favore della coltivazione di poche specie su larghe estensioni, processo tipico della globalizzazione dei mercati, presuppone uno sfruttamento intensivo del pianeta che porta inevitabilmente ad uno stravolgimento di quell'equilibrio climatico globale, causa della progressiva desertificazione e del surriscaldamento con le conseguenze che tutti conosciamo.

Per non parlare dell'impoverimento culturale dovuto alla perdita delle identità locali, all'indifferenza per ciò che accade agli altri, per ciò che succede ogni giorno nel mondo, sull'equa distribuzione di risorse e ricchezza.

L'inversione di questo fenomeno passa anche attraverso la tutela delle produzioni tipiche locali, vero e proprio patrimonio genetico di identità culturali locali che tutti insieme dobbiamo preservare dall'estinzione.

"Il processo di globalizzazione è totale, molto radicato e investe sia la catena della produzione agroalimentare che quella di distribuzione - spiega Giorgio Bergesio, presidente del consorzio dei produttori del porro di Cervere - si pensi che la commercializzazione di un prodotto tipico come il porro di Cervere passa anche attraverso alla capacità di adattamento allo scaffale del supermercato piuttosto che alla dimensione e forma delle confezioni per le esigenza del trasporto. E' anche grazie alla sensibilità di imprenditori attenti alle tipicità locali - Prosegue il Senatore Bergesio - che oggi possiamo trovare il porro di Cervere ed altri prodotti tipici locali nei supermercati vicini alle nostre realtà locali. Un principio di inversione di tendenza impensabile fino a pochi anni fa ma che fa ben sperare per il futuro".