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Castagna, l'antico "albero del pane": riscopriamo le tradizioni del Cuneese alla Fiera del Marrone

CUNEO

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JESSICA ANGIUS - "La castagna è l'antico albero del pane" svela Marco Bozzolo, titolare dell'azienda agricola Marco Bozzolo di Viola, tra gli espositori alla Fiera del Marrone di Cuneo.

"Ha sfamato intere generazioni delle nostre zone pedemontane, anche se le sue origini sono asiatiche. Infatti, essendo un frutto con moltissime proprietà nutrizionali, è assimilabile alla patata per la grande quantità di carboidrati e fibre che contiene. Ha avuto un'enorme diffusione nelle nostre zone nel Medioevo, quando i monaci hanno cominciato ad insegnare alle poopolazioni autoctone l'innesto delle piante".

"Ancora oggi questo metodo è molto utilizzato - continua Marco - il castagneto deve essere come una famiglia: c'è bisogno di piante giovani, piante adulte e piante vecchie, così che il ciclo sia completo. E' importante rispettare le tradizioni". Nelle nostre montagne una delle consuetudini più radicate è diventata l'essicazione della castagna: quella fresca contiene circa l'85% d'acqua; essicandola si ottiene una diminuizione fino al 20%, in modo da poterla conservare più a lungo.

Nelle vallate del Cuneese, a inizio '900, le varietà di castagne erano circa 30, purtroppo però molte sono andate perse. Le varietà più conosciute attulamente sono il "garrone" nella zona di Cuneo e Boves, il "marrone" coltivato a Chiusa Pesio in una zona circoscritta e a Viola la varietà "gabbiana", castagna piccola ma dolce e croccante. Sono tanti i prodotti a base di castagne: pane, creme e marmellate, torte e biscotti; ovviamente non può mancare sua maestà la caldarrosta.

Il weekend a Cuneo, alla Fiera del Marrone, è tutto da gustare!

Jessica Angius

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