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CARAGLIO/ "Con un filo di voce", la musica che non conosce barriere: concerto domenica

CUNEO

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CUNEO CRONACA - I giovani delle scuole musicali di Caraglio e Boves hanno realizzato in questi mesi dei brani insieme agli ospiti dei centri diurni del territorio. “Con un filo di voce”, è il titolo del concerto in programma domenica 27 novembre alle 18 nella Sala delle Colonne del Filatoio di Caraglio (via Matteotti 40). L'ingresso è libero.

Il “filo di voce” rappresenta idealmente il filo rosso che ha unito in questi mesi alcuni degli ospiti dei centri diurni CasAmica e Mistral con gli studenti delle scuole musicali degli Istituti di Caraglio e Boves, con i rispettivi docenti. Un “filo di voce” è stato anche il modus operandi del percorso, spiega l’educatore Alessandro Cometto: “In una società che urla, per far sentire la propria voce, paradossalmente, è meglio sussurrare per ‘gridare’ in realtà ciò che si ha dentro, ciò che si sente. E poi, essendo ospiti del Filatoio di Caraglio, non potevamo che tirare in ballo i tanti fili da tessere insieme, idealmente e non”.

L’iniziativa rappresenta un primo momento di restituzione al pubblico del progetto “Music-Abilmente”, percorso più ampio nato nell’ambito di un bando del CSV Società solidale Ets di Cuneo promosso con l’intento di incentivare la cultura del volontariato, l’incontro inter-generazionale e la ricerca di nuovi giovani volontari per le realtà del terzo settore. “Music-Abilmente” è stato presentato dalle “odv” (organizzazioni di volontariato), Alice Cuneo e Condividere, e ha goduto oltre al sostegno delle azioni e dei servizi, di uno sportello di coprogettazione, supporto e accompagnamento costante durante tutte le fasi di realizzazione dello stesso. “Ringraziamo per la preziosa opportunità e l’alto livello di competenza e supporto - non scontato - che il CSV Cuneo costantemente offre al terzo settore locale”, affermano i referenti di Condividere ed Alice.

Il progetto si è chiamato in questo modo per porre l’accento sul tema della musica e delle nuove abilità che si possono generare per andare oltre la disabilità. L’obiettivo è stato quello di far incontrare i giovani delle scuole musicali del territorio, con alcune persone con disabilità e fragilità afferenti ai centri diurni e alle realtà sociali gestite e seguite da enti del terzo settore locale. L’idea, in fondo, era semplice: utilizzare la musica come pretesto per fare qualcosa insieme. Costruire dei brani, provarli, ritrovarsi attraverso il linguaggio universale dell’arte musicale, che non conosce barriere. Far incontrare i volontari di Condividere Odv (parte della famiglia della associazione Comunità Papa Giovanni XXIII che ha in seno molte associazioni, cooperative e realtà) con i giovani studenti delle scuole musicali di Boves e Caraglio, con la speranza concreta che in un futuro prossimo qualcuno di loro decida di diventare un nuovo volto del volontariato cuneese.

’La vita è l’arte dell’incontro’, diceva il poeta - commenta Maurizio Bergia, presidente di Condividere Odv -. È fondamentale soprattutto di fronte alle complessità della società, mettersi insieme per cercare di affrontare le sfide che abbiamo di fronte. Uno più uno, fra tre e anche di più. Il volontariato è il nostro ‘petrolio’, non richiede trivelle; è un’energia pulita che insegna che prenderci cura degli altri - in fondo - significa prendersi cura di sé stessi”.

Durante il concerto del 27 novembre, saranno cantanti e suonati brani originali messi in scena per l’occasione. Alcuni ironici, divertenti e dissacranti. Con lo spirito di fare musica, insieme, fare cultura, strappare un sorriso e qualche applauso con il “filo” conduttore del tema sociale e del volontariato a tessere di molti colori l’iniziativa.

Gli organizzatori ringraziano inoltre il Comune di Boves e Caraglio che hanno collaborato per tutti questi mesi, la Fondazione Filatoio Rosso, la Fabbrica dei Suoni, la cooperativa Il Ramo, e le tante realtà e persone che hanno dato un aiuto a vario titolo nel portare avanti questo progetto dove il protagonista vero, in fondo, è quel “trattino” di ‘Music-Abilmente’. Un trattino che unisce, un trattino-ponte che è mano aperta verso gli altri. Un filo teso - la promessa - di non andare via. 

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