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Bra: "Un gelso per la nostra Marina che credeva nel potere benefico della natura"

BRA

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FIORELLA AVALLE NEMOLIS - Scendo da San Michele in Bra (Cuneo) per la mia camminata giornaliera. Appena apro il portoncino l'aria mi taglia il viso, un brivido di freddo, ma subito i raggi del sole mi scaldano e incoraggiano: è una bellissima mattina autunnale dipinta da mille colori. Come quelle che piacevano a Marina Ferrero, la nostra amica braidese che ci ha lasciati sabato scorso. Ed è proprio nell'area verde del viale della Madonna dei Fiori di Bra, meta da lei preferita, che ci ritroviamo per piantare un gelso a lei dedicato.

L'iniziativa, di Bruna Sibille (già sindaco di Bra) insieme ad altri amici, è il miglior modo per ricordarla. Marina credeva nel potere benefico della natura per il nostro benessere psicofisico. E già spicca da lontano il marrone della terra appena rimossa sul vivido verde del prato, e a poco a poco ci raduniamo tutti noi amici attorno al gelso. Ci guardiamo ancora increduli per la sua scomparsa.

Era malata di cancro da qualche anno ma, determinata e coraggiosa, non ha mai smesso di sperare nella guarigione. Il suo mantra era: "Affrontare giorno per giorno", e lo faceva regalando ai suoi amici il buongiorno dalla sua pagina Facebook. Alle 6, sul profilo, invitava gli amici alla sua tavola imbandita per il rito della prima colazione virtuale: un'accurata scenografia, abbellita ogni giorno con frutti di stagione, confetture, torte, bevande sempre diverse, con fiori, piante e un messaggio recitato da un tenero Snoopy, o da altri personaggi. Una sorta di affettuoso incoraggiamento per iniziare bene la giornata.

Era seguitissima per la sua spontaneità e schiettezza. "Ho un brutto carattere - diceva - e ne sono consapevole, detesto l'ipocrisia e le smancerie". Bene, quel brutto carattere non era che sincerità, e tanta determinazione nel proseguire la sua difficile strada, senza farlo pesare agli altri. Marina non era solo questo: era amore incondizionato per i suoi cari, per la natura e per gli animali.

Una vita semplice, ma ricca di sentimenti, Marina amava la sua città e malgrado la sua riservatezza durante le elezioni amministrative, aveva aderito ad una lista civica, mostrando un alto senso civico.

La scelta del gelso, spiega Bruna Sibille, è motivata in quanto era pratica tipicamente femminile l'assidua cura giorno e notte per allevare i bachi da seta, come arrotondamento del magro bilancio familiare.

E' il momento di coprire le radici del gelso, ognuno dei presenti fa la sua parte spargendo la terra fino a ricoprirle. E' un bel rito di unione e di intenti per ricordare Marina con i suoi insegnamenti preziosi.

Fiorella Avalle Nemolis

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