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Bra: tutte le voci di "Insieme per Coruma" nella Giornata mondiale del migrante e del rifugiato

BRA

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FIORELLA AVALLE NEMOLIS - Domenica 20 giugno si celebra la 107° giornata mondiale del migrante e del rifugiato: "Verso un noi sempre più grande" è il tema suggerito da Papa Francesco. All'appello per un mondo più inclusivo si ispira la coinvolgente maratona di solidarietà "Insieme Per Coruma". Ai microfoni di radio Bra On The Rocks, domenica 20 giugno dalle 9,30 alle 22,30, andrà in onda, in diretta, la grande maratona di solidarietà.

Si darà voce a tanti artisti ed intellettuali: l'orgoglio braidese Carlo Petrini, sociologo, scrittore e attivista italiano, nonché fondatore di Slowfood; Luca Bizzarri, poliedrico attore e artista; il braidese Giovanni Botta, disegnatore di volti noti; Giulia Salemi, nota modella e conduttrice; Luca Mercalli, climatologo e divulgatore scientifico; Saverio Tommasi, noto scrittore; gli autori e fondatori di “Casa Surace”; la redazione del satirico “Lercio”; la braidese Valentina Gaia, attrice, regista e musicista; il braidese regista Luca Busso, autore di X Factor e Masterchef; la braidese Maura Boccato, pittrice; Antonio Onorato, noto compositore e chitarrista di fama internazionale; la saviglianese Nerina Peroni, pianista in finale di "Tu sì que vales".

Questa è una breve panoramica a cui si aggiungeranno, nell'arco della giornata, altre voci, anche appartenenti ad associazioni. Lo spettacolo andrà in onda sia sulle frequenze virtuali della web radio BraOnTheRocks (www.braontherocks.it), sia in live streaming sui canali social dell'associazione Pro-tetto Migranti dell'emittente, sia di Humanity (il programma ormai consolidato, che spazia nel mondo del volontariato anche internazionale, con ospiti, che a rotazione ne affrontano le tematiche). L'evento “Insieme per Coruma” è a cura dell'associazione di volontariato Pro-tetto Migranti (parte del collettivo Connessione Migranti), di radio Bra On The Rocks, con il patrocinio del Comune di Bra, del Comune Cavallermaggiore e quello di Savigliano.

Per saperne di più ascolto uno dei promotori dell'evento, Samuel Lerda, 40 anni, nato a Cuneo, ma ormai cittadino fossanese; senior manager per la FedEx, Corporation, (società di trasporto internazionale), che dal 2017 è vicepresidente di Pro-tetto migranti ETS-ODV.

Samuel, di che si tratta?

"Pro-tetto Migranti è un' associazione di volontariato a supporto di stranieri che, ottenuto il permesso di soggiorno, o il foglio di via, quindi usciti dalla prima accoglienza prevista dallo stato, si trovano sostanzialmente in mezzo ad una strada; però acquisita la libertà di vivere in Italia, non hanno nessun tipo di supporto, una base su cui appoggiarsi, quindi sono facili prede di chi tende a sfruttarli sul lavoro o per altri fini, spesso non legali. E' proprio in questa difficile fase, che noi associati di Pro-tetto Migranti, accogliamo e supportiamo, attraverso l'esperienza di vita comunitaria, circa 15 persone alla volta. Durante la permanenza apprendono la lingua, e ricevono un orientamento formativo, raggiungendo così in breve tempo, un'autonomia lavorativa, quindi economica e abitativa".

Qual'è la sede dell'associazione?

"E' lo stabile di un ex convento di Cavallermaggiore. Grazie al sostegno dei Comuni di Cavallermaggiore, di Savigliano, e della Curia, nell'arco di quattro anni sono state accolte e instradate sessanta persone.

Per il vostro supporto agli stranieri avete incontrato qualche pregiudizio?

"Certamente sì, pareva volessimo aiutare esclusivamente gli immigrati e non gli italiani. Non è così. Il mondo del volontariato è eccezionalmente solidale e non discriminatorio, noi collaboriamo con molte altre realtà che sembrano differenti e lo sono solo per la specificità dei servizi che offrono ai propri beneficiari. Il fare del bene non ha una bandiera, non ha un confine, non ha un colore, non ha una politica. 

A nessun bisognoso si nega l'aiuto, anzi, sempre più, in questa fase di estrema emergenza, noi appartenenti a differenti associazioni, ci appoggiamo gli uni agli altri, per soccorrere più persone possibile. E' un supporto di rete, un insieme di tante differenti sinergie che esiste, purtroppo non visibile ai più, ma emerge quanto la nostra società sostanzialmente si regga sul volontariato. Per ogni difficoltà che si incontri, riguardo la salute, il lavoro, la casa, il primo a soccorrerci è un volontario appartenente ad una delle numerose associazioni esistenti: ripeto, ognuna con le proprie specificità.

Così è nato il programma radiofonico HUMANITY in collaborazione con l'emittente Bra On The Rocks. E' nato con l'intenzione di sfatare il luogo comune che si spendano più risorse per una tipologia di persone piuttosto che per altre. Ai microfoni della radio spieghiamo come funziona il complesso mondo del volontariato, ospitando numerose e differenti realtà, sia nazionali che internazionali, al fine di divulgare le emergenze, sempre più impellenti, di coinvolgere gli ascoltatori, e soprattutto di comprovare l'effettiva reciproca collaborazione e l'impegno costante per non negare l'aiuto. Siamo alla seconda edizione, mercoledì andrà in onda l'ultima puntata della stagione 2020-2021, con ospite l'associazione “La voce di Bra” che ha dato vita all'emittente Bra On The Rocks.

In sostanza, nell'evento "Insieme per Coruma" chi accoglierà gli ospiti illustri?

"A gestire in primis sarò io, insieme ad altre voci note della radio, (Roberto Fortunato, presidente, Marco Rock, vice presidente, Checco Matera segretario), tra cui numerosi speaker volontari per varie attività. La scaletta è in via di definizione, in base agli orari degli ospiti, organizziamo come avvicendarli seguendo un filo di continuità negli argomenti trattati. Qualche ospite sarà in presenza, ci saranno anche sorprendenti attività all'esterno, con artisti che oltre alla voce doneranno loro opere. Insomma tante curiosità e interventi da seguire".

Come avviene la raccolta fondi?

“Tramite Satispay, che non ha costi di commissione, i fondi arriveranno direttamente al numero dell'associazione beneficiaria “Sentieri di Pace”, facente parte del gruppo Coruma, che li utilizzerà per un progetto di accoglienza serio e protetto, per una famiglia individuata di profughi siriani, una mamma e i suoi tre figli attualmente ospitati in un campo libanese. Il nostro obiettivo è realizzare l'evento a costo zero, questo grazie alla generosità di tutti coloro che vi parteciperanno, evitando sprechi di denaro e non decurtare il profitto della giornata da destinare ai beneficiari.

Samuel, che significa Coruma?

"Nasce dall'unione di corridoio con umanitario: Cor-Uma, un invito a fare qualcosa tutti insieme".

Un tuo mantra?

"Fatti coinvolgere più che puoi! Si dice che quando hai bisogno di una mano, chiedi a chi è più impegnato. E' proprio così, difficilmente mi capita di dire no. Mi piace farmi coinvolgere dalle passioni".

Fiorella Avalle Nemolis

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