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Bra, ogni venerdì in piazza per Gaza: assemblea e presidio in difesa dei diritti dei palestinesi

BRA

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CUNEO CRONACAPurtroppo, nonostante la tanto sbandierata finta tregua, a Gaza e in Cisgiordania continuano morti e violenze ai danni del popolo palestinese.

Per questo motivo, a Bra viene organizzata un’assemblea cittadina aperta a tutte le persone che vogliono informarsi, discutere e manifestare solidarietà verso la popolazione palestinese.

L’appuntamento si terrà ogni venerdì, dalle 18 alle 19, in via Cavour, e sarà accompagnato da un presidio simbolico per richiamare l’attenzione sulla situazione umanitaria e sul rispetto dei diritti fondamentali. Di seguito il comunicato stampa integrale della Rete Cuneese per la Palestina:

"PERCHÉ SIAMO ANCORA QUI A MANIFESTARE:

Continua l’aggravarsi della situazione umanitaria nella Striscia di Gaza, vittima di un vero e proprio Genocidio da parte dello Stato di Israele e prosegue la rapina dei territori palestinesi.

Permangono periodici blocchi da parte dell’esercito israeliano degli arrivi umanitari alla popolazione stremata, che pure hanno già causato e causano numerosi casi di morti per fame in aggiunta alle decine di migliaia di morti sotto le bombe, tra cui bambini, donne, anziani, operatori sanitari, giornalisti.

È scandalosa l’inerzia del Governo italiano e dell’Unione Europea di fronte ad una evidente violazione del Diritto Internazionale e Nazionale con il sequestro e la detenzione illegale da parte israeliana degli equipaggi e delle barche della Flottilia.

È evidente l’indisponibilità dell’Unione Europea e del Governo italiano a imporre sanzioni adeguate e ad interrompere ogni relazione istituzionale, economica, scientifica e politica con lo Stato sionista di Israele.

PER QUESTO CI BATTIAMO

Contro la criminalizzazione del dissenso

Rifiutiamo le politiche securitarie e le leggi emergenziali che, in nome di una falsa sicurezza, limitano il diritto di manifestare, organizzarsi e dissentire. Gli ultimi Decreti sulla Sicurezza adottati dal Governo Meloni aumentano la repressione contro chi lotta per riaffermare le nostre libertà costituzionali: la libertà di parola e di pensiero, la mobilitazione sociale con  manifestazioni e  scioperi per migliorare le proprie condizioni di vita e di lavoro,  il diritto di resistenza politica sono strumenti indispensabili per ogni cambiamento reale nella società.

Contro le politiche del riarmo

Rifiutiamo la logica del riarmo e del profitto bellico che trasforma la guerra in un mercato e la morte in un affare. Il riarmo alimenta tensioni internazionali, legittima la repressione interna, sottrae risorse essenziali alla società ed al welfare benessere sociale dei cittadini. OGNI EURO SPESO IN ARMI È UN EURO SOTTRATTO ALLA SANITÀ, ALL’ISTRUZIONE, AL SOSTEGNO AL REDDITO DEI PIÙ DEBOLI E POVERI ED ALLA DIFESA DELL’AMBIENTE.

Tutto è connesso

Riconosciamo che le diverse forme di oppressione colonialismo, razzismo, sessismo, sfruttamento sono interconnesse e si rafforzano a vicenda. Per questo, colleghiamo e uniamo le lotte contro queste ingiustizie, costruendo una solidarietà concreta e resistente che possa opporsi efficacemente ai sistemi di potere sempre più oppressivi e manipolatori.

Vogliamo una corretta informazione

La narrazione che passa dai mezzi di informazione, tranne rarissime eccezioni, è sempre più filosionista e lontana dalla realtà dei fatti: in sostanza antipalestinese. Crediamo sia importante diffondere le voci di coloro che vivono questa tragedia in prima persona, il popolo palestinese oppresso da 80 anni dallo Stato colonizzatore d’Israele.

Antisionismo politico

Critichiamo il sionismo come progetto politico coloniale e di apartheid, fondato sulla

segregazione e la negazione dei diritti del popolo palestinese. La nostra opposizione è diretta al sistema di dominio e sfruttamento: non alle rifiutiamo la discriminazione delle  persone in base alla loro religione, identità  o appartenenza culturale. Il genocidio palestinese non ha avuto inizio negli ultimi due anni, ma ha le sue premesse in decenni di occupazione coloniale, apartheid e pulizia etnica perpetrati dallo Stato d’Israele ai danni di tutto il popolo palestinese.

Antifascismo

Ci opponiamo radicalmente a tutte le forme di fascismo, razzismo, autoritarismo e oppressione:sono ideologie e pratiche che legittimano la violenza, la guerra e la repressione. Il fascismo oggi si

manifesta nelle politiche securitarie, nella criminalizzazione del dissenso, nella militarizzazione delle scuole e della società e nel controllo dei corpi e dei territori. Essere antifascista significa agire

contro ogni sistema di dominio che produce esclusione, sfruttamento e disuguaglianza. E una lotta concreta e attuale, che attraversa piazze, scuole, luoghi di lavoro e confini.

LA LOTTA NON È FINITA E NOI NON SIAMO STANCH* DI PORTARLA AVANTI.

(Foto d'Archivio Cuneocronaca.it)

 

 

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