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BRA/ Dai classici del passato per arrivare alle radici del futuro

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FIORELLA AVALLE NEMOLIS - All'auditorium della Cassa di Risparmio di Bra, in provincia di Cuneo, si è tenuto il convegno “Alle radici del futuro”.

“La cultura classica come chiave per una lettura approfondita del presente e per una visione consapevole del futuro”.

La dirigente prof.ssa Francesca Scarfì, del liceo”Giolitti- Gandino di Bra, ha presentato il programma della mattinata (dalle 9,00 alla 12,30) molto ricco e articolato.

La sala era affollata di studenti del liceo Giolitti-Gandino di Bra, e come ospiti, numerosi alunni delle terza media, anche di altre città, che hanno seguito attenti e partecipi.

Un breve intervento dell'assessore alla cultura Fabio Bailo, che ha menzionato il principe dei latini Giolitti - Gandino, a cui è dedicato il liceo.

L'intervento del prof. Augusto Leone, docente al liceo Giolitti - Gandino di Bra, ha sottolineato i pregiudizi nelle discipline del latino e del greco, ma, ha anche proposto come vivificarle, perchè non sono poi così lontane dai nostri tempi. “Il mondo di Omero, ossia la guerra, non è poi così diverso da quello odierno di Gomorra.” specifica.

Spiega l'importanza delle prova scritta, in quanto creativa, infatti, richiede interpretazione, ed è prova di scoperta, che può essere fatta collettivamente.
E' un esercizio che arricchisce il lessico e quindi aiuta a capire meglio.

Interviene anche la prof.ssa Antonella Viassone che segue i laboratori teatrali: una realtà al liceo Giolitti- Gandino che risale a ben 28 anni fa, fortemente voluta dalla indimenticabile ex dirigente Margherita Testa, presente in sala.

Segue una prioiezione della tragedia :“Le troiane” di Euripide rappresentata dagli studenti nel 1994.

“Immaginate che significhi per un ragazzo di 15 anni indossare una tunica – spiega la Viassione - e' un'emozione grandissima per gli studenti, portare in scena ciò che si è studiato.

La tragedia nasce corale, rivitalizza un testo. I laboratori di teatro fanno cadere i pregiudizi sulle lingue, si vince la timidezza, è una ricchezza che serve per la vita.”

Durante la proiezione, l'evidente emozione che si percepisce in sala, dimostra, anzi, conferma l' importanza formativa dei laboratori teatrali.

La preparazione per la messa in scena, con tutto ciò che comporta: studio di recitazione, di dizione, scenografia, costumi, musica, luci, regia, insomma un'esperienza importante per la crescita.

lluminante l'intervento della prof.ssa Luisa Rossi, docente di latino e greco al liceo classico “Alfieri” di Torino, che alla domanda: “A che servono il latino e il greco? risponde: “Se nell'immediato non ne vediamo l'utilità, in seguito ci servirà. Le scoperte a volte sono del tutto inaspettate, il latino è lingua morta in apparenza, l'antico non è vecchio, è un modo di continuare a comprendere.”

La proiezione del cortometraggio “Aiace” tratto dalla raccolta “Da Omero alla web serie” prodotta dagli studenti del liceo Giolitti-Gandino, ha emozionato gli spettatori.

Esplicativo l'intervento del Prof.Stefano Berguglio, dottore di ricerca alla scuola Normale Superiore di Pisa sul tema: “L'attualità dei classici”.

Davvero un convegno di alto livello, profondo, ma scorrevole grazie all'armonioso intreccio di linguaggi dei relatori.

Dissolto ogni pregiudizio nei confronti delle discipline del greco e del latino.
La proiezione del cortometraggio “Elena” tratto dalla raccolta “Da Omero alla web serie prodotta dagli studenti del liceo “Giolitti-Gandino”, ha dato dimostrato la validità della cultura classica attraverso il linguaggio della web serie.

Insomma, un bell'esempio di didattica di ricerca con un geniale rinnovamento, che invoglia a tornare al mondo classico.

Fiorella Avalle Nemolis

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