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BOVES/ Sabato all'Atlante dei Suoni la palestra di scrittura per adolescenti con Francesca Rosso

CUNEO

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ADRIANO TOSELLI - «Palestra di scrittura per adolescenti» è proposta dalla scrittrice Francesca Rosso, a Boves, all’Atlante dei Suoni, sabato 28 settembre, rivolto esclusivamente a giovani tra i quattordici e i diciotto anni. La stessa, presenterà, nella stessa giornata, il suo primo romanzo, «Non più, non ancora», «Vuoti d’aria».

È un progetto presentato al Centro Servizi per il Volontariato dall’associazione Sentieri di Pace (Boves) che quest’anno intende offrire al territorio cuneese una iniziativa che coinvolga tutte le fasce di età: dai bambini, alle famiglie, ai giovani, agli adulti, individuando un unico tema legato alla parola «Coraggio». È stato finanziato, perciò offre ai suoi destinatari la possibilità di usufruire gratuitamente delle proposte.

Si è partiti con le iniziative estive dedicate ai bambini, la «Rassegna di lettura ad alta voce per famiglie, “A passo di fiaba”», con tre appuntamenti di spettacoli nella frazione montano di Rosbella, tra luglio ed agosto.

Ultimo momento è stato sabato 10 agosto, con «Sbuchi», protagonista la stessa Elisa Dani,  vera mente ed anima delle iniziative. È stato un omaggio a Leonardo Da Vinci, a cinquecento anni dalla morte: «L’uomo vitruviano di Leonardo da Vinci oggi si traveste. Si camuffa. Si diverte. Con noi. Ed ha un buco nella pancia, buchi per scoprire, per infilarci le dita il naso la lingua! Per infilarcisi dentro e nascondersi. Son buchi per ogni “dentro” ed ogni “fuori”, buchi per uscire ed entrare dalla realtà, buchi da riconoscere… e per riconoscersi. Possono permettere anche di guardarsi dentro.  Guardare i propri buchi, con coraggio e meravigliarsi delle meraviglie che contengono...». (È presentazione che ben focalizza lo spirito delle iniziative di Elisa Dani, profondamente educative, formative, per tutte le età).

In autunno si prevedono due altri momenti rivolti invece a giovani e adulti. Il primo è, appunto, sabato 28 settembre, dalle 14.30-17.30. nell’Atlante dei Suoni di Boves. Si tratta di un pomeriggio di scrittura creativa e collaborativa rivolto a giovani ai quattordici ai diciotto anni (da prima a quinta superiore). I posti sono limitati a venti. Sono necessarie la prenotazione e l’iscrizione. Guiderà i ragazzi nel lavoro, Francesca Rosso, giornalista, blogger, copywriter e insegnante di yoga. Scrive di cultura sulle pagine della cronaca di Torino de La Stampa. A marzo 2019 è uscito il suo primo romanzo «Non più, non ancora», della «Golem edizioni», che sarà presentato alle 18,30.  Per informazioni e adesioni al laboratorio di scrittura telefonare al 334.7334805.

Il progetto «Vuoti d’aria» proseguirà in ottobre con lo spettacolo ispirato a «Fragole e sangue: diario di uno studente rivoluzionario» di  James Simon Kunen, della «Compagnia Tecnologia Filosofica», sabato 19 ottobre, alle 21, all’Atlante dei Suoni di Boves, sempre con la collaborazione del Comune di Boves - Assessorato alla Cultura, della Pro Loco, Scuola di Pace, della Consulta Famiglie, della Biblioteca Civica.

Elisa Dani spiega: «La scrittura è uno strumento per stimolare l'osservazione e la creatività attraverso la scrittura di storie individuali che sono poi connesse in una narrazione collettiva.

Nella prima parte del pomeriggio i ragazzi sono invitati a utilizzare il pensiero laterale e guardare il mondo da punti di vista insoliti e originali. Con l'aiuto degli smartphone o di carta e penna esploreranno le stanze dell'Atlante dei Suoni alla ricerca di stimoli che possano trasformarsi in brevi racconti di massimo 600 caratteri.

La realtà è uno spunto per far viaggiare la fantasia in luoghi lontani. Tornati, scriveranno il loro breve elaborato. Insieme, confronteremo i diversi scritti e, in piccoli gruppi, daremo ai testi una struttura comune per creare una poesia, una canzone rap o un racconto frutto del lavoro di ciascuno e del lavoro condiviso. Coraggio: la parola viene dal latino cor, cordis, cuore e habeo, avere. Avere cuore significa assumersi la responsabilità di dire e o fare qualcosa, di resistere, di affrontare una sfida ma anche di ammettere un errore o di leggere il proprio scritto in pubblico.

“Sentieri di Pace” tra le sue finalità intende promuovere la forza delle azioni che nascono dalla base della società civile, perché il ruolo che ciascuno ha nelle decisioni che coinvolgono la propria vita, unito a quello di altre persone, in altri luoghi, può innescare processi di cambiamento anche a livello globale. Il coinvolgimento degli adolescenti come attori anche sociali all’interno di processi creativi di tipo linguistico significa “lavorare” alla base della società civile per innescare consapevolezza personale all’interno di processi che sviluppino l’immaginazione e lo spirito critico. Come diceva Hillman “ la cultura della convivenza germoglia dall’ immaginazione, mentre la riduttiva messa a fuoco sulla forza della guerra, la paralizza”.

Lavorare con le nuove generazioni sul territorio significa per noi offrire occasioni extrascolastiche di aggregazione giovanile in cui promuovere cultura attraverso lo sviluppo di processi artistici in cui i giovani ne siano collaborativi protagonisti con la loro libera espressione e la loro forza e capacità decisionale.Scrive  Alessandro Baricco in “Barbari”: contemplando i musi dei cavalli e le facce della gente, tutta questa viva corrente senza rive che corre a precipizio verso il nulla nella steppa purpurea al tramonto, spesso penso: dove sono io in questa corrente? (Gengis Khan). Darsi strumenti per Stare in questa corrente, per cercare di essere all’altezza di un senso delle cose che non alberga in un loro tratto originario e autentico, ma nella traccia che da esse sprigiona quando entrano in connessione con altri pezzi di mondi: non sono ciò che sono (le cose) ma quel che diventano, è un po’ la sfida di questa proposta di progetto legato alla scrittura creativa.

Esserc-ci come ritmo delle proprie e comuni possibilità: allargare le vedute per allenare la propria attenzione. Esser-ci come consapevolezza, comunità, comunicare, contatto, connessione. Tutte queste parole hanno in comune il con, l'essere insieme, l'esser-Ci, appunto.

Obiettivo è quindi creare un nuovo essere comunità, un nuovo esser-Ci.

Stimolare la creatività individuale, la collaborazione, il lavorare con, il mettere insieme, mettere in comune».

Ad ottobre partiranno i laboratori teatrali, la nuova edizione delle, apposite, «Palestre», sempre nell'Atlante...

Adriano Toselli

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