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Banca CRS, utile 2020 di 5 milioni: basi per il futuro volumi e indicatori patrimoniali in crescita

SAVIGLIANO

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CUNEO CRONACA - L’Assemblea dei Soci della Banca Cassa di Risparmio di Savigliano S.p.A. ha approvato in data 28 aprile 2021 il bilancio dell’esercizio 2020. I risultati conseguiti esprimono valori ed indicatori in crescita unitamente ad un ulteriore rafforzamento patrimoniale. L’utile d’esercizio, pari a 5 milioni, supera le previsioni contenute nel piano industriale 2019-2021 confermando un trend di crescita e sviluppo evidenziato negli ultimi esercizi.

 

Seppure in un contesto economico difficile, fortemente penalizzato dagli effetti della pandemia, Banca CRS ha confermato la propria capacità di rispettare gli obiettivi pianificati, mantenendo fede alla natura di banca del territorio.

 

Banca CRS è una delle poche banche del territorio rimaste indipendenti, che ha continuato a fare del dialogo con le famiglie e con il tessuto produttivo un fattore determinante per costruire insieme un percorso fatto di crescita non solo economica, ma anche culturale e sociale. Questo modo di operare è stato mantenuto nonostante le limitazioni imposte dalla situazione sanitaria che hanno richiesto uno sforzo importante ed inedito nella gestione dell’operatività quotidiana, ma le scelte organizzative adottate sono sempre state orientate alla tutela della salute collettiva.

 

Con queste parole Francesco Osella, presidente, commenta i risultati di Banca CRS: “Il bilancio 2020 rappresenta tutti gli sforzi della struttura per raggiungere gli obiettivi anche in una situazione di mercato particolarmente complessa. Posso asserire con soddisfazione che gli aspetti che monitoriamo con maggior attenzione hanno restituito risultati positivi ed incoraggianti. Gli indicatori patrimoniali, la redditività e la qualità del credito testimoniamo il fatto che si possano ottenere buoni risultati senza venir meno alla nostra mission di banca del territorio, che comporta l’agire in una prospettiva di medio – lungo termine, garantendo sostegno al territorio di riferimento”.

 

Ecco come si presenta in sintesi il bilancio 2020 di Banca CRS.

 

La raccolta diretta raggiunge € 1.203 milioni (+10,37%), mentre la raccolta indiretta, espressa a valori di mercato, si attesta a € 728 milioni (+4,73%), per un totale complessivo di raccolta da clientela pari a € 1.931 milioni. In merito ai crediti accordati alla Clientela, l’esercizio si chiude con un totale complessivo pari a € 897 milioni, in incremento del 5,02% rispetto dicembre 2019, tangibile testimonianza del supporto offerto al territorio.

 

Relativamente al settore produttivo, spiega Luca Crosetto, vicepresidente, l’Istituto ha agito per assicurare in tempi rapidi alle imprese il sostegno di cui necessitavano per affrontare le criticità che la pandemia ha posto loro di fronte, non solo in termini economici, ma anche dal punto dell’ascolto e della consulenza in un contesto così destabilizzante come quello vissuto lo scorso anno. Tengo anche a ricordare che Banca CRS non ha esitato ad aderire all’iniziativa “La Granda che riparte”, promossa dalla Fondazione Specchio dei Tempi, devolvendo 30.000 euro a favore delle attività del territorio”.

 

La qualità del credito di Banca CRS è in ulteriore miglioramento, le sofferenze lorde rappresentano infatti il 3,3% del totale dei crediti, mentre le sofferenze nette sono lo 0,8%. L’indice Texas Ratio, indicatore di solidità patrimoniale, è pari al 49,01% e si colloca su livelli assolutamente positivi.

 

L’esercizio 2020 si chiude per Banca CRS con un utile netto di € 5.045.790, corrispondente ad un ROE del 6,14%. Il patrimonio della Banca, al netto dell’utile 2020, ammonta a 82,1 milioni di euro.

 

Il bilancio 2020 si chiude ponendo l’accento sulla solidità e sulla qualità degli attivi di Banca CRS” conclude Emanuele Regis, direttore generale, “solidità che si rivela fondamentale in un momento come questo in cui buona parte del mondo si trova ancora a combattere un nemico, il COVID-19, che mette a repentaglio la salute e l’economia globale; la nostra solidità ci consentirà di affrontare con serenità il 2021. Inoltre, avere come Socio di maggioranza la Fondazione CRS, ci consente di attuare strategie sinergiche per fronteggiare questo momento di crisi, consapevoli che entrambi, Banca e Fondazione, abbiamo come riferimento e come missione il benessere del territorio che abbiamo l’onore di condividere con le famiglie e le imprese che lo animano.”

 

Banca CRS continua ad investire nei propri dipendenti. Al 31/12/2020 il numero di dipendenti dell’Istituto era di 201 unità, con una percentuale femminile del 52,23% e con un’età media dei dipendenti pari a 46,03 anni ed un’anzianità di servizio media pari a 18 anni e 8 mesi. La formazione è sempre un valore fondamentale ed infatti le ore dedicate sono state complessivamente 8.046.

 

Nel 2020 Banca CRS ha continuato ad operare ponendosi sempre come obiettivo la sostenibilità. L’attività di qualsiasi organizzazione determina un impatto sull’ambiente e ormai, fortunatamente, si parla di diritto all’ambiente come uno dei diritti umani di terza generazione, insieme alla pace e allo sviluppo economico e sociale. E’ in questa ottica che l’Istituto si pone come obiettivo l’utilizzo di processi e servizi che prestino attenzione alle tematiche inerenti alla sostenibilità ambientale e sociale.

 

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