CUNEO CRONACA - Se ne è andato a 94 anni l'ultimo partigiano di Fossano Pietro Gianoglio. Nato il 4 maggio 1926, 11 figli e 17 nipoti, Pietro Gianoglio si unì alla lotta partigiana nella primavera del 1944. Non ancora diciottenne, entrò a far parte di una formazione Garibaldina attiva nelle Langhe, sotto il nome di battaglia "Pepe". Unitamente al rilascio dei documenti falsi, gli venne presto attribuito il rischioso ruolo di staffetta.

Nell’inverno del 1944, decise di tornare a casa a piedi per rivedere la sua famiglia. Rischiando di essere scoperto dai fascisti, raggiunse Fossano dopo diverse ore di cammino nella neve. In seguito ad un breve periodo trascorso a casa, si unì ad un'altra formazione partigiana: la brigata internazionale "Islafran", composta da ex-detenuti politici liberati dal carcere di Fossano.

Il 20 aprile 1945, mentre insieme ad altri compagni stava andando a liberare Torino, incontrò una colonna di tedeschi in fuga da cui partirono diversi spari di mitragliatrice. Rimasto solo, Pietro si trovò di fronte a una ripida collina, e per evitare di essere catturato o ucciso si precipitò giù dalla scarpata. Fortunatamente incolume, si diresse verso Monforte, dove si aggregò agli ultimi partigiani in partenza per Torino.

Presso la sua abitazione di Viale Regina Elena, nei mesi scorsi, tre membri dell’Anpi locale avevano avuto modo di incontrarlo e di rivivere alcuni episodi della Resistenza, per conferirgli poi la tessera Anpi ad honorem. I funerali si svolgeranno oggi, giovedì 17 dicembre, alle 10,30, nella chiesa parrocchiale di Santa Maria del Salice a Fossano. La messa di trigesima sarà lunedì 18 gennai, alle 18,15. 

(Nella foto: Gianoglio con il tesserino ad honorem dell'Anpi)