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Maddalene di Fossano: a Humanitas e Lilt 32 mila euro in ricordo del giovane allevatore

FOSSANO

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Sono stati raccolti 32.000 euro per la ricerca sul cancro in memoria di Lorenzo Ballario, il giovane allevatore di Maddalene di Fossano, in provincia di Cuneo, morto il 6 dicembre dello scorso anno in seguito a malattia.

I genitori di Lorenzo, Stefano e Marisa, sabato 19 novembre, in una bocciofila gremita, hanno presentato il dettagliato rendiconto della raccolta fondi avviata una decina di mesi fa.

I soldi raccolti sono stati in parte destinati alla clinica Humanitas di Milano (in cui il giovane venne curato negli ultimi mesi di vita) per la ricerca e in parte alla Lilt (Lega italiana per la lotta contro il cancro) per la costruzione di case che consentiranno alle famiglie meno abbienti di restare vicino ai loro figli malati di cancro.

Questo era stato un desiderio preciso di Lorenzo che, congedandosi dagli amici e dai famigliari, lasciò a tutti una “consegna”; in molti casi si trattava proprio della richiesta di fare qualcosa per i bambini sofferenti che aveva visto in ospedale. “Per me non chiedo miracoli, ma loro non devono morire” - aveva detto. E gli amici e i genitori si sono mobilitati.

Il ruolo degli Amjs ‘d la Madlana
La raccolta fondi partita sin da subito in sua memoria ha coinvolto il coro “gli Amis ‘d la Madlana” (il gruppo impegnato nella riproposizione dei canti popolari).

Nel coro, oltre al papà Stefano, cantano due zii; Lorenazo stesso era molto legato al gruppo. La sua morte lasciò ammutoliti gli Amis ‘d la Madlana; nessuno aveva più voglia di cantare. Ma il gruppo trovò la forza di reagire, di dare un senso a quell’immenso dolore e decise di cantare per Lorenzo, per la ricerca sul cancro. Con quello scopo anche papà Stefano ritrovò il coraggio di salire sul palco; così pure zio Piero e zio Meco. E tutti gli altri.

Di qui una serie di concerti, con Carlin Petrini, Le raviole al vin e i Kaciupa a Maddalene, con “Le Mondine” al Palazzetto di Fossano, alla bocciofila di Sant’Albano (alcuni coristi e due fisarmonicisti provengono dall’Oltrestura fossanese), a Sant’Antonino di Salmour e in tanti altri luoghi della zona. Ovunque è stato un successo, con un coinvolgimento eccezionale di pubblico. Con la stessa motivazione il coro incise un Cd, che è andato a ruba e il cui ricavato è andato totalmente alla raccolta fondi.

Gianni Bruno, portavoce degli Amis ‘d la Madlana, ha sottolineato come la cifra raccolta, pur molto consistente, sia stata solo una parte, non la più importante, di quanto raccolto in questi mesi: “Questi mesi ci hanno regalato emozioni impagabili; ovunque abbiamo incontrato persone splendide e generose. La raccolta fondi per Lorenzo ha attivato un grande desiderio di bene”. Ha sottolineato altresì la bella collaborazione che si è registrata tra le frazioni e i piccoli comuni del circondario.

In ricordo di Lorenzo sono stati anche organizzati eventi sportivi: un cugino di Lorenzo, Giuseppe, ha organizzato un memorial di bocce a Genola; la proloco di Maddalene ha organizzato un torneo di calcio in occasione della festa patronale.

Moltissime le offerte pervenute alla famiglia. Particolarmente significativo il gesto di due coppie (Maria e Nino Rivoira di Maddalene; Caterina e Simone Patriti di Cervere) che, in occasione del 50° anniversario di matrimonio, hanno rinunciato ai regali donando il corrispettivo alla raccolta promossa in ricordo di Lorenzo; due giovani (Noemi e Stefano di Maddalene) hanno donato i soldi ricevuti come regalo di nozze.

“È particolarmente significativo che queste coppie, in un momento importante della loro storia, abbiano deciso di contribuire a questa raccolta – è stato detto sabato –. Anche Lorenzo viveva una storia d’amore, com’è normale alla sua età; l’ha vissuta fino all’ultimo, confrontandosi e confidandosi, come fa una coppia che vive una giusta, bella complicità. E Francesca, a dispetto del suo viso d’angelo, ha dimostrato la forza di un leone”.

All’incontro di sabato sera erano presenti anche la presidente del Consiglio comunale di Fossano Rosita Serra, l’assessore regionale Francesco Balocco, il segretario della Crf Silvio Mandarino e il dottor GianPiero Martini, che per primo prese in carico Lorenzo al Santa Croce di Cuneo. “Dal punto di vista medico – ha ricordato commosso – purtroppo non siamo riusciti a ottenere risultati ma quello con Lorenzo è stato un incontro che mi ha arricchito molto umanamente”.

A conclusione della serata, dopo i ringraziamenti della famiglia a chi ha contribuito e prima del rinfresco offerto dalla stessa famiglia ai convenuti, gli Amjs ‘d la Madlana hanno cantato l’«Organetto», un canto che Lorenzo amava particolarmente.

 

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