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Voxonus Festival porta Vivaldi a Castellar dove si celebrano i mitici "ramassin"

SALUZZO

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Continua il Voxonus Festival di Valle Bronda, con un suggestivo appuntamento sabato 15 luglio alle 21.15 in provincia di Cuneo. Il concerto si terrà all'esterno della cappella campestre di San Ponzio a Castellar, raggiungibile da via Borgo Canave (in caso di maltempo ci si sposta all'interno del Castello). Protagonista il Voxonus Ensemble, con Maurizio Cadossi violino concertante, in un programma tutto dedicato all'opera 3 di Antonio Vivaldi (Venezia 1678 - Vienna 1741) dall'autore chiamata "L'Estro Armonico".

La serata, dedicata al Ramassin del Monviso di Valle Bronda, presidio Slow Food, vedrà un rinfresco finale ispirato alle molte maniere di gustare questo splendido frutto, pieno di principi salutari, non solo alimentari. Si è scoperto che ha proprietà rinfrescanti, toccasana per pelli disidratate, è un energetico, stimolante e rigenerante nervoso, diuretico, antiossidante e decongestionante epatico. Ad occuparsi del rinfresco il noto Ristorante "La Torre" di Brondello.

La Cappella di San Ponzio, a ca. 800 metri dal centro del paese, "sorge - spiega l'Arch. Paolo Bovo, grande esperto dei beni culturali saluzzesi - su un'antica area cimiteriale già parte dei possedimenti della "grangia" dell'Abbazia di Staffarda. L'edificio probabilmente risale al XIII secolo, prospetta nell'abside con volta a botte la parte più antica, dedicata a San Sebastiano. Al suo interno gran parte degli affreschi si riferiscono infatti al martire e la denominazione "San Ponzio" è derivata dalla chiesa che in origine era stata eretta nel concentrico di Castellar." Al suo interno presenta affreschi di Pietro da Saluzzo, eseguiti probabilmente tra il 1450 e il 1460. Nei riquadri di sinistra è rappresentato il martirio di San Ponzio, antico romano. La Cappella è stata restaurata nel 1968.

Il programma, come sempre eseguito su strumenti d'epoca e con prassi filologicamente informata, vede protagonista Vivaldi, la cui op.3 è stato il primo grandissimo successo che lo ha fatto conoscere in tutta Europa. "Estro Armonico", un titolo che all'epoca, l'opera fu pubblicata nel 1711 ad Amsterdam da Estienne Roger, doveva suonare particolare perché intendeva richiamare due propositi musicali diversi, opposti: la fantasia senza limiti, affidata ai solisti, contro le regole dell'armonia dei suoni, all'epoca certamente più stringenti, dati dall'insieme. Vivaldi vuole conciliare il concerto solistico con il concerto grosso, intende dimostrare le sue abilità compositive e sbalordire.

Il nostro "prete rosso" ci riesce, creando, nel novero finale dei suoi 480 concerti, una pietra miliare nella storia della musica e favorendo il passaggio dal concerto solistico tripartito (allegro - adagio - allegro) ad un'idea più moderna dello stesso che si svilupperà pienamente in periodo classico. L'opera 3 fu subito ristampata da John Walsh, a Londra, col titolo "Vivaldi's most celebrated concertos" e da Le Clerce Cadet a Parigi con un quanto mai curioso "Les Troharmonico". La fama di Vivaldi esplode, Bach trascrive sei di questi concerti per clavicembalo solo, per organo e per quattro clavicembali e archi. Secondo lo studioso vivaldiano Michael Talbot questi concerti sono "forse la più influente raccolta di musica strumentale apparsa nell'intero diciottesimo secolo".

Si ricorda che il Voxonus Festival nasce assieme ai tre Comuni della Valle Bronda, Castellar, Pagno e Brondello, col sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, della Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo, con l'aiuto di Area Brooker, Ristorante “la Torre” di Brondello, Banca Generali-Private Banking, colorificio Athena, consorzio Ramassin del Monviso, Mele di valle Bronda, consorzio Colline Saluzzesi e col patrocinio della Regione Piemonte e dell'Unione Montana dei Comune del Monviso.

Prossimo concerto, il magico evento di lunedì 14 agosto, torre di Brondello: "Quando il cielo bacia la terra" ore 23.00.

Info: Orchestra Sinfonica di Savona, 019 824663, www.orchestrasavona.it, facebook: Voxonus

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