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VILLANOVA MONDOVI'/ L'arte di Simona Atzori in scena al teatro Garelli

MONDOVì

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A quindici giorni dall'attesa quarta edizione dei “Dialoghi Eula - Il festival della buona politica”, e dopo l'annuncio dell'ex premier Enrico Letta tra i relatori di sabato 1° aprile, il panel dell'evento si arricchisce di un’importante presenza all’interno della rassegna quest'anno dedicata a “Politica e Società”.

L'ormai atteso spettacolo del 'friday night' avrà, infatti, come protagonista un'artista di fama mondiale: la danzatrice, scrittrice e pittrice Simona Atzori. “Le braccia di Simona sono rimaste in cielo, e nessuno ha fatto tragedie”: così Candido Cannavò, scrittore e storico direttore de “La Gazzetta dello Sport”, l’ha descritta nel libro intitolato “E li chiamano disabili”.

Milanese, anche se il cognome rivela le origini sarde dei genitori, Simona è nata senza braccia: un handicap grave, che però non le ha impedito di affrontare la vita con entusiasmo ed un’incrollabile forza di volontà.
Simona si è fatta ammirare in tante altre prestigiose occasioni: dall’inaugurazione delle Paralimpiadi invernali di Torino nel 2006 sino alle numerose apparizioni televisive.

La consacrazione al grande pubblico è avvenuta, poi, sul palco del teatro “Ariston” quando, nel febbraio 2012, danzando su una coreografia di Daniel Ezralow, Simona aprì la seconda serata del festival di Sanremo, raccogliendo l’invito del direttore artistico e conduttore del festival, Gianni Morandi.

Dopo lo ‘show’ del Terzo Segreto di Satira e la ‘singolar tenzone’ tra Lercio e Spinoza, che hanno animato lo spettacolo serale dei “Dialoghi Eula” rispettivamente nel 2015 e nel 2016, oggi è dunque la volta di Simona Atzori: chiavi di lettura diverse per poter focalizzare tematiche differenti. «Siamo davvero orgogliosi di poter accogliere Simona - afferma Michele Pianetta, assessore alle Manifestazioni del Comune di Villanova Mondovì - e siamo certi che il suo spettacolo porterà ai “Dialoghi Eula” un importante valore aggiunto. Il tema della disabilità è tanto delicato quanto centrale nella società in cui viviamo: abbiamo deciso di affrontarlo sotto i riflettori di un palcoscenico, con una ‘performance’ di un’artista straordinaria».

Non solo performance artistica ma anche dibattito, in pieno stile “Dialoghi Eula”: «Al termine dello spettacolo - rivela il direttore scientifico del festival, Fulvio Bersanetti - avremo l'onore di ospitare sul palcoscenico l'on. Laura Coccia, ex atleta paralimpica, prima protagonista di numerose campagne rivolte alla parità sociale (#cisonoancheio, #crescoattivo, ndr). La politica si occupa delle fasce più deboli? Un modo per riflettere sulle tante sfide che offre la società di oggi».

L'appuntamento è per le ore 20,30 di venerdì 31 marzo, al teatro civico “Federico Garelli” di Villanova Mondovì (Cuneo), con lo spettacolo “Cosa ti manca per essere felice?”. Ingresso libero, per informazioni e prenotazioni è possibile rivolgersi ad Esedra Pubbliche Relazioni di Mondovì (telefono: 0174.552192).

Simona Atzori, 42 anni, è nota al grande pubblico per essere una ballerina ed una pittrice straordinaria, nel vero senso letterale della parola. Simona è nata priva degli arti superiori, nonostante ciò, ha saputo fare del proprio handicap un elemento di unicità in campo artistico: potenziando e concentrandosi sull'uso degli arti inferiori, ha dedicato tutte le sue energie alla pittura e alla danza, discipline nelle quali il suo talento eccelle in modo oggettivo. Si avvicina alla pittura fin da piccola, all'età di quattro anni, e prosegue il suo percorso come autodidatta.

Nel 1983, all'età di nove anni, entra a far parte della VDMFK (Vereinigung der Mund - und Fussmalenden Künstler in aller Welt, e. V. - Associazione mondiale di artisti che dipingono con bocca o piedi). Nel 2001 consegue la laurea in "arti visuali" presso la University of Western Ontario, in Canada. Oltre all'Italia, i suoi dipinti trovano spazio nelle gallerie di tutto il mondo, dalla Svizzera all'Austria, dal Portogallo alla Cina. Dal 2008 una sua mostra permanente è presente nella città di London, in Ontario (Canada). Inizia a danzare all'età di sei anni, fino ad arrivare nel 2000 ad esibirsi in un luogo unico, che prima di allora non aveva mai visto al suo interno un'attività artistica di questo tipo, una Chiesa: Simona è in questo contesto Ambasciatrice per la Danza del Grande Giubileo.

In occasione delle Paralimpiadi invernali del 2006 che si svolgono a Torino, viene invitata a danzare nella cerimonia di apertura. Nel 2002 viene istituito il premio d'arte che porta il suo nome. Tale premio è stato conferito negli anni a diversi nomi noti della danza, tra i quali Carla Fracci e Roberto Bolle. Nel 2005 il giornalista Candido Cannavò, ex direttore de "La Gazzetta dello Sport", pubblica il libro "E li chiamano disabili" (Storie di vite difficili coraggiose stupende, con prefazione di Walter Veltroni). Nel libro vengono narrate sedici storie di uomini e donne che hanno avuto il coraggio della non- rassegnazione; tra queste c'è anche Simona Atzori.

Una bellissima immagine che la ritrae mentre danza nella penombra, viene scelta come copertina del libro. Nel 2011 esce il suo libro "Cosa ti manca per essere felice?". Nel dicembre 2012, Simona è stata insignita dell’onorificenza di Cavaliere della Repubblica Italiana dal presidente Giorgio Napolitano.

Laura Coccia, 29 anni, romana, sposata con Luca ed ex atleta disabile, è attualmente deputata del Partito Democratico. Componente della Commissione “Cultura, Scienza e Istruzione” della Camera dei Deputati, dedica la sua attività politica alla diffusione della pratica sportiva soprattutto nella scuola e all’abbattimento delle barriere culturali e architettoniche che circondano il mondo della disabilità.

Laureata in Storia presso l’Università Sapienza di Roma, è dottoranda con un progetto sulla propaganda e sulle violenze di genere. È prima firmataria di alcune proposte di legge riguardanti la tutela delle persone a rischio di emarginazione sociale ed i diritti dei detenuti. Ex responsabile del settore Calcio per il Partito Democratico.

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