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Vi racconto cosa può succedere alle 5 del mattino in stazione a Cuneo

CUNEO

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DENIS SCOTTI - Un fatto spiacevole mi è capitato di vedere questa mattina, sabato, nella stazione di Cuneo. Ho accompagnato dei miei cari a prendere il treno per Torino alle ore 5,25.

Molte persone, pochissimi italiani. Ci saranno state circa una ventina di ragazze di colore che di notte riempiono le nostre strade, e vari nordafricani che senza biglietto cercavano di salire sul treno.

Questa modalità è talmente utilizzata che i capitreno hanno deciso di tenere chiuse tutte le porte dei vagoni e aperta solo una dove si può controllare uno ad uno i passeggeri. Anche questa mattina è andata così: solita procedura che scoraggia alcuni che vanno via per non essere controllati, fortunatamente ad affiancare il capotreno c’è una guardia giurata da deterrente verso i più scalmanati.

Ad un certo punto arriva il turno di un nordafricano ubriaco che da mezz’ora urla sul binario 3 con bicchiere e cartoccio di vino in mano. In molti prendono le distanze da questo personaggio, anche i suoi conterranei che magari stanno andando a lavorare e non hanno voglia di sentire urlare. E’ il suo turno, ma il capotreno conoscendolo gli dice che non ha il biglietto e quindi non può salire.

Di tutta risposta l’uomo mette le braccia nelle porte che così facendo non si chiudono e impedisce di fatto al treno di partire. La guardia giurata lo allontana e così il treno inizia il viaggio. Poco dopo la partenza sempre lo stesso ubriaco si butta sotto il treno per cercare di fermarlo. La guardia con grande prontezza di riflessi lo tira nuovamente sul marciapiede del binario salvandogli le gambe, il treno si sarebbe fermato qualche metro dopo per paura, ma in ogni caso sarebbe stato troppo tardi se non l’avessero tirato via

La storia finisce così, con una dipendente delle Ferrovie che chiama la questura dicendo: “La settimana scorsa ha tentato di picchiare un collega, cosa dobbiamo fare?”.

Cosa dobbiamo fare? È la domanda che mi pongo io stesso. Queste persone non lavorano e trovano conforto nell’alcool quando va bene, quando va male nella prostituzione o nello spaccio. Invito chiunque di voi a prendere questo treno e non sentirvi a disagio. I pochi italiani stanno vicini nelle carrozze cercando di farsi forza.

Per il resto solo prostitute, ubriaconi e, sia detto ben chiaro, qualche volenteroso extracomunitario che va presto al lavoro e si allontana in fretta e furia da questa gente. Le Ferrovie si sono dovute tutelare affiancando guardie giurate al personale interno, e meno male, perché se non ci fosse stata questa guardia forse sarebbe finita in tragedia. Un elogio a questa categoria, nominata troppo poco per l’importanza che hanno nella nostra società, per i ruoli che svolgono nella nostra comunità, in ospedale, per strada controllando le attività, negli aeroporti e nelle stazioni.

Le forze dell’ordine non possono controllare tutti gli sbandati perché ormai sono talmente tanti che la mole di lavoro è diventata insostenibile.

Dobbiamo fare una riflessione: se la strada intrapresa sul l'accoglienza dei migranti è giusta, ma se non lo è trovare una soluzione che deve garantire a tutti un vivere più sicuro e tranquillo.

Non se ne può più di queste scene, siamo stanchi di vedere la nostra Cuneo deturpata da comportamenti come questo: ne è esempio anche il piazzale della stazione diventato wc a cielo aperto.

Denis Scotti

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