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Valle Roya: c'è "spirito anti-impresa" nei divieti ai tir decisi dai sindaci francesi

MONTAGNA

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A Limone Piemonte (Cuneo) si è parlato di viabilità e del divieto di transito ai tir istituito in Valle Roya in occasione del Patto dei Sindaci siglato a inizio 2018 che riunisce gli amministratori liguri, francesi e della Valle Vermenagna. Contro la dichiarazione dei sindaci della Roya - che sostengono si debba parlare di salute pubblica, e non di soldi da risparmiare - è intervenuta Astra Cuneo, Associazione Trasportatori:

“Peccato però che l’ordinanza dei sindaci della valle Roya sia tutt’altro che a favore della salute della collettività, visto che costringe veicoli del cuneese ad aumentare notevolmente il chilometraggio per raggiungere la vicina Liguria, generando così maggiori emissioni e quindi più inquinamento. Già inquinamento, sì ma altrove. Un discorso piuttosto egoistico che fa sorgere ulteriori dubbi, semmai ce ne fosse il caso, sulla bontà del provvedimento di divieto.

Sconcerta poi l’unione d’intenti dei primi cittadini, italiani e francesi, nel voler fare muro contro una categoria, quella rappresentata dal camion (brutto e cattivo), che per il vero nasconde dietro di sé imprese che producono economia e creano posti di lavoro. Quelle stesse imprese che pagano tasse e generano ricchezza per il nostro paese ed il nostro territorio, soldi dei cittadini e dello Stato che servono a rimodernare e gestire opere, proprio come la ferrovia Cuneo-Nizza, tanto voluta dai sindaci delle valli Roya e Vermenagna e che noi stessi sosteniamo come via di comunicazione importante verso la Francia.

Già, la Francia, che aderisce ai trattati e che si professa apertamente europeista, salvo poi permettere ad alcuni sindaci di una valle stretta tra la morsa delle montagne di sbarrare uno storico itinerario commerciale internazionale. Il dito puntato sempre contro i tir, che rappresentano il 2% del traffico locale e che sono perlopiù veicoli di aziende che sorreggono l’economia interprovinciale tra Cuneese, Imperiese e Costa Azzurra.

Appare così un marcato spirito anti-aziendale delle amministrazioni locali, che tutelano giustamente turismo, ambiente, sicurezza e salute, ma si dimenticano delle imprese. Mentre in Francia dispensano quindi divieti, innalzano dossi, attivano autovelox, e dispiegano polizia alla frontiera, proprio mentre Sncf  “boicotta la linea ferroviaria Cuneo-Nizza”, restiamo amareggiati del fatto che i sindaci delle nostre valli facciano passare in secondo piano le nostre imprese, la nostra economia e quindi il nostro territorio". 

(Foto tratta dalla pagina Facebook di Astra Cuneo)

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