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Sereno dopo Sicilia, renziani del Pd: solo a Cuneo quasi tutto bene e chi ha la poltrona se la tiene

CUNEO

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ANGELO BODINO - Dopo la riforma elettorale, il cosiddetto "Rosatellum", voluta dal Pd di Renzi e approvata a colpi di fiducia, sia alla Camera che al Senato, purtroppo dobbiamo constatare che la politica con la "P" maiuscola non esiste più, perché ormai il berlusconismo ed il renzismo l’hanno ridotta al "do ut des", dove ognuno tutela la propria poltrona.

Per avvalorare questa constatazione è sufficiente guardare cosa sta accadendo in Sicilia ove, ad una sola settimana dall’elezione del Consiglio regionale, due neoeletti nelle liste del centrodestra pro-Musemeci e del centrosinistra pro-Micari risultano sotto accusa, uno per evasione fiscale e l'altro per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione elettorale. E voilà, come prima più di prima, e ora anche con un candidato non eletto dei 5 Stelle accusato di estorsione.

E quali sono stati i commenti degli ultras renziani dopo il flop del Pd in Sicilia, che a malapena ha raggiunto il 13%? Il sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone (plenipotenziario del Pdr-Pd di Renzi in Sicilia) ha addirittura addossato la colpa al presidente del Senato Pietro Grasso (che ha lasciato il Pd di Renzi), "reo" di non aver avuto il coraggio di presentarsi come ha invece fatto Micari.

Secondo noi, si farebbe meglio a evitare questi giudizi su un presidente del Senato stimatissimo magistrato che è sempre stato in prima linea contro la mafia.

Considerato che nell’Antico Egitto il Faraone era il sovrano che rappresentava l’incarnazione del Dio Sole, dobbiamo supporre che il Faraone di Sicilia esprima il verbo del Dio Sole Matheus? Se tale è la percezione, qualcuno del “Pd che fu” dovrebbe rinsavire e incominciare a capire che se Dio Sole Matheus continuerà ad avere il sostegno di Alfano e Verdini, alle prossime elezioni politiche, così come tramontato in Sicilia, forse tramonterà in tutta Italia.

Sarà così o non sarà così? Boh, staremo a vedere. Ma quel che sta succedendo nel Pd a livello nazionale, avrà qualche ripercussione a Cuneo a livello comunale e provinciale? Tranquilli, tranquilli (ovviamente rivolto agli “aficionados renziani"), nulla succederà perché "il potere logora chi non ce l’ha" e chi ha la poltrona se la tiene ben stretta. Ma.. ma.. ma.. mai dire mai perché le vie della politica sono infinite!

Angelo Bodino

 

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